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Fototeca Fondazione Sella onlus 45.571903, 8.059236 Fototeca Fondazione Sella onlusVia Corradino Sella 10, Biella, BI (Indicazioni stradali)

Fototeca Fondazione Sella onlus

E-mail

andrea.pivotto@fondazionesella.org

Regione

Piemonte

Provincia

Biella

Comune

Biella

Indirizzo

Via Corradino Sella, 10

Definizione

raccolta

Tipologia

familiare

Consistenza

500.000-1.000.000

Descrizione e composizione

La Fototeca della Fondazione Sella onlus conserva un milione circa di immagini di montagna e di storia locale, ma non solo. La fototeca si è costituita in tre fasi successive: 1) le raccolte personali dei componenti della famiglia Sella appassionati di fotografia, in particolare di Giuseppe Venanzio (1823-1876), di Vittorio (1859-1943) e di Erminio (1865-1948), i quali, oltre ad essere stati ottimi fotografi, hanno intrecciato nel corso degli anni rapporti di amicizia con numerosi fotografi del loro tempo, entrando in possesso di numerosissime loro opere; 2) la fondazione, nel 1948, dell'Istituto di Fotografia Alpina Vittorio Sella, che ha permesso la conservazione delle immagini di Vittorio Sella e la loro valorizzazione, ma anche l'accrescimento delle raccolte, in partiucolare quelle legate alla fotografia alpina; 3) l'istituzione, nel 1980, della Fondazione Sella onlus, che, sino ad oggi, ha perseguito la conservazione e la valorizzazione del patrimonio fotografico ereditato dai due momenti precedenti e ha successivamente ampliato il proprio patrimonio fotografico attraverso nuove acquisizioni. I fondi, e le sottostanti serie fotografiche, conservati presso la Fondazione Sella sono oltre un centinaio, alcuni in possesso della famiglia sin dalla seconda metà dell'Ottocento. Le raccolte principali sono quelle di Vittorio Sella, del fratello Erminio, di Giuseppe Venanzio, di Venanzio, di Cesare Sella, dello Studio fotografico Rossetti, con oltre 500.000 mila lastre, di Vittorio Besso, il primo ad aprire uno studio fotografico a Biella, nel 1859. Di particolare interesse la raccolta Ferrari con le oltre 30.000 fotografie, tutte incentrate sull'arco alpino, dalle Marittime alle Giulie. Non appartenenti a fondi o serie fotografiche sono le immagini di George e Ashley Abraham, Felice Arrigo, del capitano e cartografo Felice Boffa Ballaran, di Franco Bogge, Filippo De Filippi, William Frederick Donkin, Mario Fantin, Douglas William Freshfield, Wiléem Heckel, E. S. Kennedy, Giuseppe Merisio, Gottfried Merzbacher, Cesare Nebbia, Neer (Celesia), Francesco Negri, Giorgio Sommer, Georges padre e figlio Tairraz e Manfredo Vanni. Vi sono inoltre altre serie composite legate ai singoli rami della famiglia Sella e dei componenti di altre famiglie a lei imparentate, o a soggetti che racchiudono immagini di autori anonimi (Biella, Biellese, montagna, industria, ecc.). Vi è ad esempio una serie in cui sono raccolte un migliaio di immagini di militari e manovre dell'esercito risalenti al periodo dal 1910 al 1930

Ordinamento

per autore

Collegamento alla scheda descrittiva del sistema di provenienza

-

Condizione giuridica

proprietà ente privato

Cronologia produzione

1839 / -

Cronologia formazione

1851 / -

Produttori

Fondazione Sella onlus, Costituita nel 1980 la Fondazione ha ereditato la mission dall'Istituto, ampliando però i propri scopi verso una maggiore attenzione alla ricerca finalizzata a studi, saggi, mostre, convegni, tesi. Oltre al patrimonio precedentemente raccolto la Fondazione Sella ha acquistato nuove collezioni, altre le sono state donate e conferite.; Istituto di Fotografia Alpina Vittorio Sella, Nato nel 1948 per volontà della famiglia Sella, l'Istituto ha lo scopo di conservare e valorizzare il patrimonio fotografico di Vittorio Sella. Nel corso della sua attività l'Istituto ha accresciuto le proprie raccolte grazie a donazioni e conferimenti.; Sella, Vittorio, Vittorio Sella nasce a Biella il 28 agosto 1859 da Giuseppe Venanzio e da Clementina Mosca Riatel.
Egli apprende i rudimenti fotografici dal padre, imprenditore tessile, studioso di fotografia e autore de 'Il plico del fotografo', primo trattato teorico e pratico. Alla morte del padre, nel 1876, si lega a Vittorio Besso dal quale riceve la macchina fotografica, formato 30x36 cm, usata per il suo primo panorama circolare delle Alpi dalla vetta del Monte Mars sopra la sua città natale, Biella, nel 1879. Da questo momento Vittorio Sella coniuga la fotografia alla sua passione per la montagna, ereditata dallo zio Quintino il quale, oltre a essere scienziato e statista, è stato alpinista e fondatore nel 1863 del C.A.I.

Vittorio Sella si distingue nella pratica dell’alpinismo invernale, con l’apertura di diverse “prime”: è considerato il pioniere della fotografia di alta montagna e con le immagini documenta tutti i suoi viaggi. Nel 1888 compie una perlustrazione delle pendici e della cima dell’Etna, sorta di preparazione a quello che sarebbe stato, l’anno successivo, il suo primo viaggio extraeuropeo in Caucaso. A partire dal 1889 fino al 1909, Vittorio Sella perlustra le regioni montuose dei quattro continenti. Alla prima spedizione in Caucaso Centrale del 1889, ne seguono altre due nel 1890 e nel 1896. La documentazione riportata e i risultati scientifici ottenuti in questi viaggi, gli valgono la Croce di Cavaliere dell’Ordine di Sant’Anna - conferitagli dallo zar Nicola II - e il premio Murchison dalla Royal Geographical Society di Londra. Al ritorno dal suo ultimo viaggio in Caucaso riceve l'invito di S.A.R. Luigi Amedeo di Savoia, Duca degli Abruzzi, a partecipare - in qualità di fotografo ufficiale - alla spedizione in Alaska nel 1897, culminata con la prima ascensione del Monte Sant’Elia.
Nel 1899 documenta il viaggio in Sikkim e realizza, al seguito dell’alpinista inglese Douglas W. Freshfield, il periplo del massiccio del Kangchenjunga.
Vittorio Sella compie ancora due viaggi al seguito del Duca degli Abruzzi, il primo in Ruwenzori nel 1906, con la conquista della vetta del monte omonimo, il secondo in Karakorum, dove viene salito per la prima volta il Chogolisa fino a 7.498 m.

Nel corso della sua attività fotografica egli utilizza numerose tecniche, dal collodio umido a quello secco e, già nel 1881, le lastre alla gelatina bromuro, formato 24x30 cm, con cui esegue, nel 1882, il panorama circolare in undici lastre dalla vetta del Cervino. Dal 1882 al 1893 utilizza sempre le stesse lastre ma di formato 30x40. Negli anni successivi utilizza sia pellicole sia lastre, ma di formato inferiore.
Negli anni Trenta si dedica alla ristampa e alla reinterpretazione dei suoi negativi per ottenere effetti di maggior impatto estetico, avvalendosi di un procedimento denominato “viraggio a doppio tono”, da lui stesso messo a punto.

Vittorio Sella presenta le sue immagini in esposizioni nazionali ed internazionali, ricevendo numerosi premi e riconoscimenti.
Alla produzione fotografica realizzata in montagna e nelle diverse spedizioni, si aggiungono immagini di vario genere - tra le quali molte di vita famigliare - un ampio reportage effettuato in Sardegna e un altro di un viaggio in Marocco. Ricca è la raccolta di fotografie da lui collezionata, in particolare dei maggiori fotografi alpini della sua epoca, con cui scambiava le immagini.

Oltre alla sua attività fotografica, Sella dirige per un breve periodo la tintoria del Lanificio Maurizio Sella e nel 1902 entra in società nell’azienda vinicola “Sella & Mosca” fondata in precedenza dal fratello Erminio e dal cugino Edgardo Mosca. Cofondatore nel 1886 della Banca “Gaudenzio Sella & C.”
ci cui è Presidente del Consiglio di Sorveglianza.
Oggi è ancora conservato il suo laboratorio fotografico con ingranditore solare da lui utilizzato fino alla morte, avvenuta a Biella nel 1943.

Soggetti

Vita quotidiana (Emigrazione biellese XIX e XX secolo)
Trasporti (Costruzioni ferrovie (Sardegna, Biellese, Valle d'Aosta, Lombardia) - Autovetture - Biciclette - Motociclette)
Strumenti e macchine (Macchinari tessili)
Ritrattistica (Ritratti di studio - Ritratti collettivi (coscritti, sportivi, lavoratori, scolastici) - Carte de visite)
Paesaggio (Paesaggio invernale)
Natura (Montagna - Africa - Ande - Sardegna - Biellese)
Montagna (Vittorio Sella - Autori biellesi XIX e XX secolo - Maggiori fotografi italiani e europei XIX e inizio XX secolo - Alpinisti - Ascensioni - Cime (Italia - Europa - Caucaso - Himalaya - Ande - Alaska - Ruwenzori) - Bivacchi - Attrezzatura - Acrobatismo - Spedizioni - Prime assolute - Architettura - Botanica alpina - Fauna alpina - Popolazioni alpine - K2)
Militare (Reggimenti e soldati a cavallo - Navi militari - XIX e XX secolo)
Industriale (Lanifici e opifici biellesi - XIX e XX secolo)
Guerra (Documentazione fronte I Guerra Mondiale)
Fotografia artistica (Pittorialismo - Futurismo - Pop-Art)
Famiglia (Viaggi e vita famigliare - XIX e XX secolo)
Eventi storici (Garibaldi - Vittorio Emanuele II - K2 (1954))
Documentazione del patrimonio storico artistico (Riproduzione disegni XVII - XIX secolo)
Cronaca (Cronaca locale - Metà XX secolo)
Architettura (Architettura XX secolo, soprattutto biellese)
Ambiente urbano (Monumenti - Negozi - Attività commerciali di Biella, Torino, etc.)
Aerofotografia (Alpi - Biellese - Regioni italiane (Piemonte, Lombardia, Liguria, Sardegna))

Autori

Varale, Giovanni; Vallino, Domenico; Tournon, Adriano; Tosso, Antonio; Tairraz; Spedizione Perù (1963); Spedizione K2 (1954); Sella, Vittorio; Sella, Venanzio; Sella, Giuseppe Venanzio; Sella, Giuseppe; Sella, Gaudenzio; Sella, Erminio; Sella, Cesare; Savoia Luigi Amedeo di, Duca degli Abruzzi; Rossetti, studio; Rey, Guido; Piacenza, Mario; Orengo, Orazio; Negri, Francesco; Neer, J. (Celesia Giovanni); Nebbia, Alessio; Minoli,Pietro; Merisio, Giuseppe; Maggia, Federico; Heckel, Vilém; Jacot - Guillarmont, Jules; Gallo, Emilio; Gallino, Giuseppe; Frola, Francesco e Secondo; Ferrarotti, Sergio; Ferrari, Agostino; Fantin, Mario; Esposizione Internazionale Fotografia Invernale, 1910; Emigrazione Biellese; Donkin, William Frederick; Dechy, Mör (Maurice); Corti, Alfredo; Cassin, Riccardo; Burnaby o Le Main, Elizabeth Hawkins - Whitshed; Borsetti, Luigi; Bogge, Franco; Boffa Ballaran, Felice; Bickley, Ester e Olga; Besso, Vittorio; Bertoglio, Giovanni; Beck, Jules; Balestreri, Umberto; Aymo Bot (Tarditi); Associazione Industria Laniera Italiana; Abraham, George e Ashley

Data redazione

2017

Note

Oltre al materiale fotografico (negativi e stampe) sono conservati numerosi strumenti di laboratorio e numerose macchine fotografiche di epoche diverse, ampi è la letteratura di settore, a partire dalla prima edizione de 'Il plico del fotografo' di Giuseppe Venanzio Sella, 1856

    • Sella, Vittorio, Ultimo picco dal Cimon della Pala (San Martino di Castrozza), 26/08/1891, Negativo alla gelatina, CC BY-SA