Caricamento delle mappe in corso - restare in attesa...
GIUSTASocietà dei Reduci dalle Patrie Battaglie GIUSTA
Le pagine in cui le fotografie sono montate recano frequentemente finestre anche sul verso, per leggere dediche e firme. Gli Album fanno parte dell'eterogeneo Fondo Ugolini (Ciro Dante, presidente della Società dei Reduci dal 1897 al 1901) nel quale sono anche conservati cimeli e carteggi autografi dei simpatizzanti ed aderenti all'iniziativa (da Corrado Ricci a Pasquale Villari, da De Amicis a Fogazzaro, da Di Giacomo a Fregoli, da Galsworthy a Gor'kij, da Pierre Loti a F. Mistral, da Florence Nightingale a Paola Lombroso. Nel secondo album sono anche alcune fotografie di proprie opere inviate da Medardo Rosso e foto della spedizione a Mogadiscio e in Congo Belga, infine da Montevideo. Il piccolo "pantheon" fotografico persicetano ha nella connotazione patriottica tardo rinascimentale il segno contenutistico più evidente. Sotto il profilo estetico, invece, le immagini ben illustrano il momento di sensibile trapasso dalla ritualità della "posa" ad un nuovo naturalismo, se non verismo, in alcuni "ritratti ambientati".
Oltre a ritratti di molte personalità di spicco della cultura e della politica (da Corrado Ricci a Pasquale Villari, da De Amicis a Fogazzaro, da Di Giacomo a Fregoli, da Galsworthy a Gor'kij, da Pierre Loti a Frederic Mistral, da Wagner a Hoffmannstal, con i soli volti femminili di Ada Negri, Paola Lombroso e Florence Nightingale) sono anche raccolte, nel secondo album alcune foto inviate da Medardo Rosso, ritraenti opere (Ecce Puer, Femme à la voilette, Impression d'omnibus), immagini dei militari italiani a Mogadiscio ed in Congo Belga. Infine fotografie spedite dai reduci garibaldini di Montevideo, dalla Società "La giovane Pola" ed alcuni soggetti persicetani. Il piccolo "pantheon fotografico" persicetano ha nella connotazione patriottica tardo risorgimentale il segno contenutistico più evidente. Sotto il profilo estetico, invece, le immagini ben illustrano il momento di sensibile trapasso dalla ritualità di una posa ormai quasi esausta ad un nuovo naturalismo, se non verismo in alcuni dei ritratti "ambientati". Tra questi due poli si collocano fotografie dalle abusate sintassi tecnico-formali ed altre meno convenzionali nell'inquadratura, nella composizione, nell'illuminazione. Tra gli autori individuati (60 in totale) emergono, tra gli italiani, Alinari, Bettini, Montabone, Ettore Codognato e Oreste Bertieri, tra gli stranieri Perscheid, Boissonais, Elliot e Fry, ma anche meno noti autori che operano a New York, Montevideo, Konigsberg, Atene, Berlino, Buenos Aires.