L’Archivio Centrale dello Stato conserva la documentazione prodotta dagli organi e dagli uffici centrali dello Stato dall’Unità d’Italia. Oltre a queste istituzioni, acquisisce gli archivi di enti pubblici e privati di rilievo nazionale e gli archivi personali di esponenti della politica e della cultura (giornalisti, architetti, artisti, giuristi, scrittori, militari …) sempre se di rilievo nazionale. Attualmente l’Istituto conserva circa 50 archivi di enti e 250 di personalità. Ognuno di questi soggetti, nell’esercizio delle proprie funzioni o della loro professione produce documenti anche fotografici. La tipologia di queste fotografie risente, di conseguenza, dell’attività del soggetto produttore, in una varietà indescrivibile: dalle immagini di propaganda del Partito nazionale fascista dell’”Attività del duce” e delle vicende della “Seconda guerra mondiale” alle immagini di film e ritratti di artisti del fondo “Osvaldo Civirani” o di teatro del fondo di “Peppino De Filippo”; dai ritratti dei politici italiani del fotografo “Severino Crescente” alle visite, cerimonie, incontri, viaggi di “Giovanni Gronchi” durante il suo settennato presidenziale; dall’edificazione del quartiere Eur di Roma del fondo dell’”Ente per l’esposizione universale di Roma del ’42” a quelle che documentano l’attività dell’”Opera nazionale combattenti” o le bonifiche del Ministero dell’agricoltura e foreste o gli aeroporti del Ministero dell’aeronautica. Tantissime immagini riguardano le opere di architetti quali Luigi Moretti e ancora artisti come Ettore Ferrari. Immagini assolutamente uniche sulla mobilitazione civile e industriale durante la Prima guerra mondiale sono conservate nel fondo del “Ministero delle armi e munizioni”; più di 14.000 fotografie testimoniano, nell’“Ufficio della Proprietà letteraria, artistica, scientifica” della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la produzione italiana in quei settori dal 1926 al 1945 e 10.000 unità le opere edili della “Società generale immobiliare Sogene” dal 1950 al 1980. Ricordi dell’Africa italiana durante il fascismo sono custoditi negli archivi fotografici di Rodolfo Graziani, Italo Balbo, Pietro Piacentini e, sempre di quegli anni, ricordi dell’organizzazione sportiva nell’archivio fotografico di Renato Ricci. Il grande evento culturale della “Mostra della rivoluzione fascista”, dal 1932 al 1942 ha prodotto oltre 13.000 immagini con molte riproduzioni di documenti esposti ma anche dell’allestimento delle sale – in tre diverse edizioni – a cura di architetti quali, ad esempio, Giuseppe Terragni.
Ordinamento
cronologico
Collegamento alla scheda descrittiva del sistema di provenienza
Utilizziamo cookie tecnici, nostri e di terze parti, per migliorare la vostra esperienza di navigazione sulle pagine di questo sito. Per vedere quali cookie utilizziamo e quali sono di terze parti visitate la nostra pagina dedicata. Informativa ai sensi dell’art. 13 D.LGS. 30 giugno 2003 n.196. Cliccando «OK», invece, prestate il consenso all’uso di tutti i cookie.OkInformativa