Descrizione e composizione
Il fondo fotografico - il fondo storico da cui nacque il Civico Archivio Fotografico di Milano - fa parte della "Raccolta Beltrami" (a sua volta parte, cospicua, dell'originario archivio privato di Beltrami), aperta alla consultazione pubblica nella Sala del Tesoro del Castello Sforzesco nel 1936 e costituita da manoscritti, libri, disegni, stampe e fotografie, materiali utilizzati da Luca Beltrami (Milano 1854 - Roma 1933) come strumenti di lavoro nel corso della sua lunga e prestigiosa carriera di architetto, conservatore, restauratore, storico dell'arte ed esperto di arte lombarda, professore all'Accademia di Brera e al Politecnico, incisore, fotografo, scrittore, giornalista e uomo politico.
La Raccolta fu formata grazie ai lasciti di amici, parenti ed eredi di Beltrami, sollecitati da Giorgio Nicodemi, soprintendente dei Civici Musei milanesi, dal 1928 al 1945, che provvide anche al suo ordinamento. La sezione fotografica della "Raccolta Beltrami" venne aperta ufficialmente al pubblico nel 1939.
Un posto di rilievo fra le fotografie del fondo occupano quelle dedicate all'architettura e all'arte lombarda tra cui: fotografie delle opere di Leonardo da Vinci (187), Bernardino Luini (488) e Bergognone (96); del Castello Sforzesco prima, durante e dopo i lavori di restauro curati da Beltrami (348); della Basilica di Sant'Ambrogio (254) e del duomo di Milano (69). Compaiono inoltre riproduzioni di disegni di Giuseppe Mentessi, amico dell'architetto, e la documentazione delle sedi della Banca Commerciale Italiana a Milano, Roma e Marsiglia, commissionate a Luca Beltrami.
Il fondo consta di 3280 fototipi: 2964 positivi (15 carte salate, 4 carte salate albuminate, 1479 stampe all'albumina, 159 aristotipi, 50 stampe al carbone, 1 cianotipia, 1186 stampe alla gelatina sali d'argento di cui 5 su carta baritata, 45 stampe alla gelatina bromuro d'argento, 5 platinotipie, 16 stampe ai pigmenti, 4 woodburytipie), 316 riproduzioni fotomeccaniche (fotocromie, fotoincisioni al tratto e a retino, fotocopie); 3 disegni, 3 acquerelli, 1 xilografia, 1 acquaforte. Sono presenti inoltre 94 disegni originali, opera dello stesso Beltrami.
L'ordinamento del fondo fu curato da Giorgio Nicodemi . Tra il 1933 e il 1939 vennero apposti i numeri progressivi di inventario sulle fotografie della Raccolta Beltrami e il relativo timbro con la denominazione del fondo (nel 1936, la fototeca ammontava a circa 70.000 esemplari). L'inventario storico è andato perduto. Intorno al 1970 la Raccolta venne divisa tra diversi Istituti: Gabinetto dei Disegni, Biblioteca d'Arte, Civiche Raccolte d'Arte. Dal 1998 la parte relativa ai materiali fotografici è di competenza del Civico Archivio Fotografico; piccoli nuclei di fotografie si trovano al Civico Gabinetto dei Disegni e alla Biblioteca d'Arte.
Il fondo, in ottimo stato di conservazione, è stato interamente catalogato col sistema SIRBEC della Regione Lombardia che segue gli standard ICCD per la scheda F. Costanti aggiornamenti dei dati vengono effettuati parallelamente al progredire degli studi relativi al fondo.