Questo album (foto applicate all’epoca su carta velina) è il racconto, per certi versi comico, del tentativo di caccia grossa dell’On. Alessandro Gorini, autore con la sua Leica delle 76 fotografie. Nato nel 1890, ferito durante la prima guerra (perde un occhio), dal ‘24 al ‘39 deputato. Nel ‘35 parte volontario per l’Africa Orientale, epoca del presente album. Gorini ed altri ufficiali sono nel Benadir, zona costiera della Somalia. Intraprendono nell’interno, sul corso del Giuba, un tentativo di caccia grossa all’elefante, ma non vanno oltre qualche gazzella. Degli elefanti trovano solo le enormi deiezioni, a fianco delle quali si fanno fotografare. Come d’uso il gruppo è attratto dalle “faccette nere”, a fianco delle quali spesso si fanno riprendere. Anche se infruttuosa la spedizione è massacrante, alcuni di loro si ammalano; gli elefanti restano un sogno per l’On. Gorini, che assieme agli altri rientra a Mogadiscio. Sono interessanti le lunghe didascalie, certamente viziate dalla letteratura esotica dell’epoca: “donne che sorridono alla Leica, che chiamano Il Diavolo”, “fotografo la piccola carovana nel cuore della boscaglia. Siamo sulla pista dell’elefante da qualche ora”, “Tarzan, l’Africa narrata da Salgari”.
Ordinamento
nessuno
Collegamento alla scheda descrittiva del sistema di provenienza
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Condizione giuridica
proprietà ente privato
Cronologia produzione
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Cronologia formazione
1930 / 1940
Produttori
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Soggetti
Guerra (Somalia)
Autori
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Data redazione
2020
Note
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