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Archivio dell\'Ufficio Storico dell\'Aeronautica Militare 41.904092, 12.511123 Archivio dell\'Ufficio Storico dell\'Aeronautica MilitareViale dell’Università 4, Roma, RM (Indicazioni stradali)

Raccolta fotografica Lodolini, Armando

Regione

Lazio

Provincia

Roma

Comune

Roma

Indirizzo

Viale dell’Università 4

Definizione

fondo

Tipologia

istituzionale

Consistenza

≤ 500

Descrizione e composizione

La raccolta fotografica “Lodolini, Armando” (1888-1966) è stata recentemente versata all’Archivio Storico dello Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare dal prof. Elio Lodolini. Il nucleo fotografico è frutto di un casuale ritrovamento del capitano Armando Lodolini, avvenuto sul finire della Grande Guerra in un comando austriaco appena raggiunto dagli italiani. Il capitano era allora osservatore aereo in servizio dello Stato Maggiore della 7ª Divisione del Regio Esercito, qualifica che ha fatto di lui attento scopritore del prezioso dossier fotografico. Conservato dal Lodolini, successivamente divenuto archivista e primo Soprintendente dell’Archivio Centrale dello Stato, in seguito alla sua scomparsa è stato gelosamente custodito dalla famiglia che nell’aprile del corrente anno lo ha generosamente versato all’Aeronautica Militare. Si tratta di riprese aeree assai rare e preziose perchè testimonianza del “veduto” nemico delle posizioni italiane. Gli scatti si pongono tra il 1916 e il 1918, con certificazione cronologica a verso del documento fotografico. Il corpus si compone di 76 unità positive sciolte e una fotocomposizione di quattro fototipi. In oggetto di osservazione i territori italiani, comprensivi di aree urbane, extraurbane e montane. Nella fattispecie, in osservazione le trincee, i baraccamenti, gli appostamenti, i camminamenti, i reticolati, le linee stradali e ferroviarie, centri urbani, ecc. Gli obiettivi osservati sono evidenziati da segnature a scrittura manoscritta redatta sul piano emulsionale. A scrittura fotografica segnature numeriche che riferiscono la progressività dei fotogrammi. Molti positivi recano a verso un timbro fotografico con le voci relative all’operazione della ripresa: data di scatto, l’obiettivo, grado e nome dell’osservatore e del pilota, tipo di macchina da ripresa, quota, e talvolta - specialmente per territori montuosi - quota relativa, cioè altezza rispetto al suolo e le scritte, già nel timbro, Vormittag e Nachmittag (una delle due cancellata a penna, ma non sempre), cioè se il volo fosse stato effettuato di mattina o di pomeriggio. Altre, invece, portano l’indicazione dell’ora in cui la fotografia fu ripresa. Non sempre le indicazioni sono leggibili. La quota relativa all’altezza rispetto al terreno sottostante è rilevabile, anche quando non è specificamente indicata nella foto, dal confronto con l’altezza dei vari obiettivi fotografati. Gli aerei impiegati erano a due posti, per pilota (Zugführer) [Il termine “Zugführer”indica un grado più o meno corrispondente a quello di sergente, per la funzione sarebbe più opportuno utilizzare “Pilot”] ed osservatore (Beobachter). L’osservatore era un ufficiale, da supporre giovane, dato il grado di tenente (Oberleutnant) o sottotenente (Leutnant), il pilota per lo più un sottufficiale od un graduato, ma di solito non ne era indicato il grado. Talvolta le fotografie risultano prese a quote molto alte, come 4.800 e persino 5.100 metri - forse anche per sfuggire alla contraerea e alla caccia italiana -, di modo che comprendono ampie zone, ma certamente a scapito della visibilità dei particolari. Non si ha notizia di combattimenti aerei cui abbiano partecipato questi ricognitori, né dell’abbattimento di qualcuno di essi da parte della nostra contraerea. Raggiungere da terra quote così elevate nel breve tempo di una missione richiedeva indubbiamente che il personale di volo fosse in perfetta efficienza fisica. Ovviamente, condizione della missione era quella che il cielo fosse sgombro, almeno parzialmente, di nubi. Le foto si riferiscono soprattutto a zone del fronte o del retrofronte, ma ve ne sono alcune - come le prime che indichiamo qui sotto - anche di città quali Brescia, Padova, Vicenza. Sono in genere ben conservate. Molte hanno per oggetto la zona del Monte Grappa. I nomi non sempre sono precisi ovvero variano: per esempio, il Monte Solarolo è indicato anche come Solarol, Salarol e Solarole e, al plurale, i Solaroli.

Ordinamento

tematico

Collegamento alla scheda descrittiva del sistema di provenienza

-

Condizione giuridica

proprietà ente pubblico

Cronologia produzione

1916 / 1918

Cronologia formazione

1916 / 1918

Produttori

Lodolini, Armando (1888-1966) 

Soggetti

Aerofotografia (Fotografie di guerra - Fotografie del territorio - Fotografie di guerra)
Ambiente urbano (Città)
Eventi storici (Guerra mondiale 1914-1918)
Guerra (Guerra mondiale 1914-1918)
Militare
Montagna (Fotografie di guerra - Fotografie del territorio )
Paesaggio
Reportage (Guerra)

Autori

-

Data redazione

2017

Note






    • Ripresa aerea della zona di guerra, Gelatina ai sali d'argento, CC BY-SA
    • Ripresa aerea di Padova (Padua), Gelatina ai sali d'argento, CC BY-SA