Conservatorio di musica Giuseppe Nicolini - Raccolte fotografiche45.049078, 9.690511Conservatorio di musica Giuseppe Nicolini - Raccolte fotograficheVia Santa Franca 35, Piacenza, PC (Indicazioni stradali)
Una preziosa e inedita raccolta fotografica donata nel 1920 dal maestro di canto piacentino Corrado Pavesi Negri al Conservatorio “Giuseppe Nicolini” di Piacenza, documenta l’attività di cantanti d’opera dalla carriera internazionale, in molti casi ad oggi sconosciuta. Il fondo comprende 171 fotografie, corredate spesso di dedica e data, e costituisce una interessante testimonianza del ruolo che la fotografia assume per la creazione dell’immagine e la promozione della figura del cantante di teatro d’opera tra la fine del XIX e l’inizio XX secolo (1887-1915), epoca in cui il repertorio lirico si impone come evento di condivisione sociale. Accanto a fotografie di scena realizzate in studio, secondo la prassi dell’epoca, si trovano suggestive ed eleganti immagini di artisti in posa inviate alo loro maestro. E' parte integrante di un fondo più ampio, comprendente la biblioteca e gli strumenti musicali del Marchese Corrado Pavesi Negri, maestro di canto piacentino. Le 171 fotografie si presentano in vari formati, alcune montate su supporti secondari.
Ordinamento
numerico
Collegamento alla scheda descrittiva del sistema di provenienza
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Condizione giuridica
proprietà ente pubblico
Cronologia produzione
1885 / 1915
Cronologia formazione
1885 / 1915
Produttori
Pavesi Negri, Corrado, Nato a Piacenza nel 1843 da una nobile famiglia, il Marchese Corrado Pavesi Negri affiancò gli studi di giurisprudenza all'Università di Parma agli studi musicali. I suoi maestri furono Amilcare Ponchielli e Giovanni Quacquerini. Di interessi cosmopoliti, fece numerosi viaggi in Europa e conobbe Wagner a Monaco; Rossini, Mayerbeer e Gounod a Parigi. Nel 1877 fu ascritto all'Accademia Filarmonica di Bologna nella classe dei maestri compositori. Aveva infatti scritto parole e musica di diverse liriche (edite anche da Ricordi e da Sonzogno), che lo avevano fatto conoscere come compositore fine e originale. Scrittore forbito, collaborò con riviste letterarie e musicali e fu il corrispondente artistico della Perseveranza di Milano: nel 1872 pubblicò la biografia della cantante piacentina Rosmunda Pisaroni. Stabilitosi a Firenze, dove risiedette 36 anni, si dedicò all'insegnamento del canto, dando vita a una scuola tra le più ricercate e dalla quale uscirono tra gli altri Italo Cristalli, Angelo Masini, Amedeo Bassi, Enrico Ventura, Nunzio Rapisardi. Ritornato a Piacenza negli ultimi anni della sua vita, collaborò allo sviluppo del Liceo musicale municipale, del quale fu membro della commissione di vigilanza e, alla morte, lasciò all'Istituto la sua biblioteca e la documentazione musicale in suo possesso.
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