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Istituto Centrale per la Grafica - Collezioni fotografiche 41.901546, 12.483317 Istituto Centrale per la Grafica - Collezioni fotograficheVia della Stamperia 6, Roma, RM (Indicazioni stradali)

Fondo Filippo Rocci

Regione

Lazio

Provincia

Roma

Comune

Roma

Indirizzo

Via della Stamperia 6

Definizione

fondo

Tipologia

personale

Consistenza

500-1.000

Descrizione e composizione

Il fondo, così come viene conservato oggi, è il risultato di una serie di acquisizioni e donazioni avvenute nel corso degli anni, tutte relative all'attività fotografica da “dilettante” di Filippo Rocci (Fara in Sabina,1881- Rieti, 1965). Una prima parte è composta da 725 lastre, ottenute con la tecnica del bromuro d'argento, di vario formato (dal 9x12 al 18x24) entrate a far parte della collezione dell'Istituto con Decreto ministeriale del 01/03/1980, tramite una donazione di Claudio Schiavoni, venuto in possesso delle lastre, direttamente dal fotografo, grazie ai rapporti amicali intrapresi dalle rispettive famiglie a Fara in Sabina. Il fondo di negativi, quanto restante di una attività di certamente più ampia, svoltasi dai primi del Novecento ai primi anni Cinquanta, in base ai soggetti trattati dal fotografo, può essere suddiviso in tre aree di interesse principali: la documentazione del territorio (circa 220), ritratti singoli e di gruppo (circa 430), e soggetti rappresentativi degli interessi pittorici del fotografo (circa 60), dedicati al paesaggio e alla scena di genere, sia in esterni che in interni. In occasione della mostra “Filippo Rocci e la fotografia pittorica. Ritratto di gentiluomo con camera.” (Istituto Nazionale per la Grafica, 11 dicembre 1987 - 7 febbraio 1988, a cura di Marina Miraglia) vennero commissionate a Lorenzo Scaramella alcune ristampe dei negativi originali di Rocci; queste ristampe (omplessivamente 159), cosiddette “filologiche”, realizzate cioè con procedimenti analoghi a quelli utilizzati dallo stesso fotografo, o comunque tipici del periodo pittorico a cui afferisce lo stesso fondo (carboni, platini, calitipie, carte salate, stampe ai sali d'argento virate), sono state acquisite nelle collezioni dell'Istituto (11/09/1987) e fanno oggi parte del fondo. Un'altra parte del fondo è composta da 43 stampe originali, già esposte nella mostra citata,vendute all'Istituto dal nipote erede di Rocci, Carlo Corradini (opere acquisite in data 11/07/1988); le stampe, di carattere prevalentemente pittorico, presentano vari soggetti, dalle vedute di Perugia a scene di vita intima e familiare. Nel 1993 il fondo si arricchì ulteriormente tramite la vendita all'Istituto, da parte di Claudio Schiavoni, di altre 3 stampe originali e di 20 pezzi appartenenti all'apparecchiatura fotografica originale di Filippo Rocci (obiettivi, otturatori, una fotocamera, ecc.).

Ordinamento

numerico

Collegamento alla scheda descrittiva del sistema di provenienza

-

Condizione giuridica

proprietà ente pubblico

Cronologia produzione

1900 / 1987

Cronologia formazione

1900 / 1993

Produttori

Rocci, Filippo, (Fara Sabina, 15/06/1881 – Rieti,15/12/1965) frequenta gli studi a Perugia dove in seguito inizia la sua attività di fotografo come dilettante, dedicandosi soprattutto alle riprese paesaggistiche e alla riproduzione dell'opera d'arte. Aderendo ben presto al movimento pittorialista, vince varie medaglie: d'oro nel 1904 e nel 1907, in occasione della III e IV Esposizione Campionaria Nazionale di Perugia. Nel 1910 riceve a pari merito con Gerolamo Tilli la medaglia d'oro alla mostra fotografica svoltasi a Spoleto in occasione dell'Esposizione per il 50° della Liberazione e, nello stesso anno, la rivista “Il Progresso Fotografico” lo premia per il valore artistico e tecnico delle sue fotografie, di cui pubblica una serie l'anno seguente (paesaggi e scene di genere). Nel 1911 è uno dei partecipanti delle mostre fotografiche allestite a Roma in occasione dei 50° anni dell'Unità d'Italia e vince la medaglia di bronzo del Comitato dell'Esposizione nell'ambito della fotografia artistica. Successivamente si stabilisce a Fara Sabina, dove lavora come impiegato bancario, e proprio al mondo di Fara e del territorio circostante si orienta il suo interesse, dalla vita quotidiana nelle campagne, alla borghesia benestante, nonché ai ritratti e alle celebrazioni delle famiglie di Fara. Nel 1921, su commissione della Società Romana di Elettricità, documenta i lavori per la costruzione della Centrale Idroelettrica sul fiume Farfa, mentre nel 1923/24 collabora con la rivista “Terra Sabina”, pubblicando immagini riguardanti occasioni della vita pubblica farense. Dopo la morte della figlia minore si dimette dall'incarico in Banca e continua a fotografare per cortesia verso i suoi concittadini, senza attribuire alcun valore commerciale alla sua produzione. Nel 1960 invia ad un concorso alcune ristampe delle sue fotografie del periodo pittorico, ma i tempi sono cambiati e le fotografie vengono rifiutate. Muore dopo 5 anni e la sua attività, durata un cinquantennio, rimane sconosciuta alla storiografia italiana fino alla sua riscoperta grazie all'acquisizione pubblica del fondo presso l'Istituto centrale per la grafica.
; Schiavoni, Claudio, donatore all'ICG del fondo di negativi originali di cui era proprietario per averli ricevuti in dono direttamente dal fotografo Filippo Rocci; Corradini, Claudio, nipote di Filippo Rocci (erede, proprietario di un nucleo di stampe originali); Istituto Centrale per la Grafica, committente delle ristampe "filologiche" da negativi originali di Rocci (1987)

Soggetti

Architettura (Perugia e Sabina)
Cronaca (Visita dei Reali a Perugia (1907); Commemorazioni varie a Perugia (1904-1907); Cronache cittadine (Fara in Sabina))
Documentazione del patrimonio storico artistico (Soggetti vari a Perugia (Chiesa di S. Pietro, Ipogeo dei Volumni, ecc.))
Documentazione del patrimonio etnoantropologico (Vita e attività rurali in Sabina)
Fotografia artistica (Scene di genere e paesaggi)
Famiglia (Ritratti, gruppi in occasioni di celebrazioni (cresime, matrimoni, ecc.))
Paesaggio
Ritrattistica (Personaggi vari residenti a Fara Sabina (1900-1950 ca))

Autori

Rocci, Filippo

Data redazione

2018

Note

Miraglia M., Filippo Rocci, in AA. VV., Fotografia pittorica, 1889-1911, catalogo della mostra, Electa-Alinari, Milano-Firenze, 1979, pp. 86-91.
Miraglia M. (a cura di), Filippo Rocci e la Fotografia pittorica: ritratto di gentiluomo con camera, catalogo della mostra (ICG, 11/12/1987-07/02/1988), Argos, Roma, 1987.
Filippo Rocci fotografo: immagini della Sabina nel primo Novecento, catalogo della mostra, a cura di Bonetti M.F. (Fara in Sabina, Palazzo Brancaleoni, 30/07-15/11/2000), Nuova Argos Edizioni, Roma, 2000
Antonetto M. e Reteuna D. (a cura di), Il Pittorialismo Italiano e l'opera fotografica di Peretti Griva: dalle collezioni fotografiche del Museo Nazionale del Cinema, catalogo della mostra (Torino, Mole Antonelliana e Bibliomediateca "Mario Gromo", 08/02-08/05/2017), Silvana Editoriale, Milano, 2017.

    • Filippo Rocci (Fara Sabina, 1881 – Rieti, 1965), Paesaggio, 1911, stampa originale al carbone, CC BY-SA
    • Filippo Rocci (Fara Sabina, 1881 – Rieti, 1965), Vizio inveterato, stampa originale al carbone, CC BY-SA
    • Filippo Rocci (Fara Sabina, 1881 – Rieti, 1965), Al pozzo, 1910-11, resinotipia, CC BY-SA
    • Filippo Rocci (Fara Sabina, 1881 – Rieti, 1965), Sulle rive del Tevere, 1911, stampa originale al carbone, CC BY-SA
    • Filippo Rocci (Fara Sabina, 1881 – Rieti, 1965), Ritorno dalla fonte, 1911 circa, stampa originale al carbone, CC BY-SA
    • Filippo Rocci (Fara Sabina, 1881 – Rieti, 1965), Ritratto di Domenico e Maria, 1909 circa, stampa al platino da negativo originale (L. Scaramella, 1987), CC BY-SA
    • Filippo Rocci (Fara Sabina, 1881 – Rieti, 1965), Gruppo di popolani all'ingresso di una rimessa, 1910 circa, negativo, CC BY-SA
    • Filippo Rocci (Fara Sabina, 1881 – Rieti, 1965), Autoritratto con "La Tribuna", 1909 circa, negativo, CC BY-SA
    • Filippo Rocci (Fara Sabina, 1881 – Rieti, 1965), Nozze Blasi – Calvesi, davanti a Palazzo Manfredi, 1912 circa, negativo, CC BY-SA
    • Filippo Rocci (Fara Sabina, 1881 – Rieti, 1965), Scuola serale di Coltodino, anno sc. 1911-12, 1912, negativo, CC BY-SA