Descrizione e composizione
Nel 1869 ad Alessandria d’Egitto viene protocollata la ditta individuale Giovanni Stagni, con sede a Trieste. Per mezzo secolo la Stagni fu il principale importatore di legnami in Egitto, modificando successivamente il nome in “G. Stagni e Figli”, e spostando la sede legale ad Alessandria. Il legname arrivava ad Alessandria, via Trieste, dal Cadore, dal Tirolo e dalla Svezia. Quella degli Stagni è stata una famiglia tra le più importanti di Alessandria, dove era presente una foltissima colonia europea e dove gli italiani, nei primi decenni del ‘900, raggiunsero le 25.000 unità. Giovanni Stagni era nato a Bologna nel 1825, morendo ad Alessandria il 14 agosto 1900; dopo di lui il figlio Luigi dirigerà l’azienda, che nel 1905 raggiungerà il 58% del mercato del legname in Egitto. Luigi si sposerà attorno al 1886 con l’austriaca Paula Hoelzer, con la quale avrà tre figli: Elena, Alfredo ed Adriano. Morirà a Milano nel 1916. Nella primavera del 1907 la famiglia, senza Elena, si imbarca ad Alessandria per Trieste, con una nuovissima Fiat Laundalet, nella versione allungata, con targa araba. Il viaggio viene descritto dalle Kodak dei due figli adolescenti, e comprende un lungo itinerario attraverso l’Europa, che dura quasi un anno. I cinque album in collezione, numerati IV, V, VI, VII e X, sono solo una parte del fotografato da Alfredo ed Adriano Stagni in quegli anni. Lo scopo principale del viaggio fu certamente commerciale per quanto riguarda Luigi Stagni, con la visita a Trieste, luogo cruciale per la propria attività, ma anche ad un paio di foreste, in Francia ed Austria. Per Paula e per i figli il percorso di viaggio sembra essere stato tracciato per consentire la visita ad una grande quantità di parenti, in tutte le nazioni attraversate. L’itinerario della famiglia Italo-egiziana conduce da Trieste a Postumia, quindi ad Arcole e Verona, Riva del Garda, Trento, in Svizzera a Losanna, dove sostano a lungo. Quindi in Francia, dove tra gli altri visitano Lione, Auxerre, Fontainebleu, Orleans. Poi in Austria, a Wiener Neustadt, dove il fratello di Paula è un alto ufficiale nell’Accademia Militare, quindi il rientro a Trieste ed il ritorno ad Alessandria. Il decimo album è tutto dedicato alla vita ad Alessandria, alla fine del 1908; il matrimonio della sorella Elena con un nobile diplomatico italiano, la vita nella comunità cosmopolita della città, la visita ad amici, le partite di tennis, le passeggiate sul lungomare. Gli album sono in grandissima parte “muti”, con le foto prive di didascalie e rare note sul retro. L’elemento decisivo, che ha consentito di recuperare una gran mole di informazioni, è stato l’appena leggibile ricamo, con il nome “Stagni”, posto su di una borsa in velluto, utilizzata durante un picnic nella campagna francese. Il lavoro fotografico dei due ragazzi Stagni, pur alle prime armi fotografiche, è piuttosto interessante. Notevoli le immagini delle soste lungo le strade, la competizione con un treno, l’attraversamento di un bosco, alcuni ritratti, i vestiti bianchi di Alessandria. Insieme di cinque album, interessanti sotto molteplici punti di vista, contenenti 220 fotografie, su cartoncini a più colori. Un documento esemplare del cosmopolismo delle élite tra ottocento e novecento.
