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Museo - Giardino Civiltà della seta “Mario Monasterolo” 44.768171, 7.678598 Museo - Giardino Civiltà della seta “Mario Monasterolo”Via Giuseppe Garibaldi 3, Racconigi, CN (Indicazioni stradali)

Museo – Giardino Civiltà della seta “Mario Monasterolo”

Indirizzo web

www.setaracconigi.com

E-mail

sulfilodellaseta@libero.it

Regione

Piemonte

Provincia

Cuneo

Comune

Racconigi

Indirizzo

Via Giuseppe Garibaldi, 3

Definizione

raccolta

Tipologia

di comunità

Consistenza

500-1.000

Descrizione e composizione

Attraverso la CALL “Contribuisci al recupero del sapere”, (tramanda la tua testimonianza e arricchisci con i tuoi oggetti di interesse storico: entreranno a far parte dell’Archivio del Museo come acquisizione digitale o donazione di materiali) del progetto “Vedere Non Vedere: No Present, No Future” il Museo oggi si è arricchito di una collezione fotografica tematica sulla Filiera della Seta e ha coordinato la curatela di un Fondo Fotografico privato appartenente ad uno degli ultimi imprenditori sericoli racconigesi. È possibile distinguere i materiali archiviati in: • La RACCOLTA FOTOGRAFICA consiste nella ricezione, selezione, e pre-catalogazione di circa un centinaio di immagini digitali, e in minor parte analogiche, ricevute da enti pubblici o da archivi privati. Nello specifico si tratta di fototipi prodotti nell’arco cronologico che va dal 1855 fino alla fine degli anni ’50 del XX secolo e che comprende digitalizzazioni delle più svariate fonti: dalle stampe al sale virate all’oro, alle albumine, dai negativi su lastre di vetro ai negativi in acetato, dalle stampe alla gelatina ai sali d’argento su carta alle immagini fotomeccaniche delle cartoline. Tra il materiale ricevuto, e che maggiormente è stato curato dall’ente proprietario, è stato possibile risalire ad autori quali Ludovico Tuminello, F.lli Lovazzano, Fariano Luigi, per citarne alcuni, mentre dagli archivi privati è stato possibile ricondurre le produzioni a diversi autori d’eccezione, tra cui i reali Vittorio Emanuele III ed Elena di Savoia o il Barone Giuseppe Carlo Alberto De Laugier, o a fotografi locali, G. Chialvo e A. Ghigo di Racconigi, Aldo Tibaldi di Bra, G. Viglietti e Beccaria di Mondovì. • Il FONDO FOTOGRAFICO è un prezioso esempio di un archivio di produzione famigliare realizzato da Carlo Sabri (vedi biografia in PDFB). Il fondo, recuperato negli anni ’80 da Rodolfo Allasia, salvandolo tra le macerie dello sgombero dei locali del Setificio Manissero, l’ultima manifattura a chiudere a Racconigi nel 1948, e poi salvaguardato fino ad oggi da Angelo Gambetta, l’attuale proprietario, è un insieme di circa 240 negativi su lastra di vetro, una cinquantina di negativi sciolti su pellicola e circa 250 fotogrammi negativi su pellicola 24x36 mm, (conteggiati in modo approssimativo a causa della difficoltà nell’esaminare rotoli di pellicola completamente arrotolati). Nel 2022 il fondo è stato oggetto di studio volto a valutarne la consistenza e lo stato di conservazione ed inserito in un progetto di catalogazione e valorizzazione a cura di Irene Rubiano.

Ordinamento

misto

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Condizione giuridica

proprietà ente privato

Cronologia produzione

1915 / 1950

Cronologia formazione

2002 / -

Produttori

Sabri, Carlo, Carlo Sabri (Racconigi, 1896 - Merano, 1974), giovane artista eclettico, si dedicò alla pittura (frequentava Giuseppe Augusto Levis, tra Racconigi e le gite al Gran Paradiso) alla musica (suonava il pianoforte, la viola, il violino, il contrabbasso, la tromba, il clarino, il flauto, il sassofono, la chitarra, il banjo e la fisarmonica) e alla fotografia. Rientrato dalla guerra del 1915 -1918, dove si era arruolato come aviatore seguendo l’esempio dell’amico Romolo Manissero, lavorò con il padre Pietro nella manifattura di famiglia: il Setificio Sabri. Alla morte del padre i setifici di proprietà a Racconigi chiudono, prima a S. Maria (1933) e poi S. Giovanni (1935), non senza aver tentano di convertire alcuni impianti alla lavorazione del rayon. Dopo la seconda guerra mondiale avviene anche la cessione delle proprietà, il cambio di professione e la residenza (Carlo cominciò a lavorare a Roma come responsabile del controllo amministrativo delle varie Società e manifestazioni sportive del cognato, Pollio Vincenzo, fino al trasferimento a Merano, dove nel 1959 sposò Berta).

Soggetti

Famiglia (Gruppi di famiglia)
Industriale (Macchine industriali; Allevamento bachi da seta; Seterie)

Autori

Sabri, Carlo

Data redazione

2023

Note

IL MUSEO
Nel 2002 un gruppo di volontari racconigesi “Amici della seta” si prefigge l’obiettivo di sviluppare il racconto di sei secoli di storia serica della città. Nel 2004 creano l’associazione “Sul Filo della Seta” e nel 2007 danno vita al progetto “Bachi da seta” con alcune prime sperimentazioni di gelsicoltura e bachicoltura.
Negli anni successivi viene allestito nell’ex Convento delle Clarisse, nel centro storico di Racconigi, il Museo - Giardino della civiltà della seta, dal carattere storico‐divulgativo sulla vita contadina e sull’ambiente industriale del settore serico, attraverso pannelli didattici e una raccolta di oggetti contadini ed artigianali. Nel 2017 un nuovo allestimento espositivo dà forma ad uno spazio di narrazione etnografica, che comprende una parte più propriamente didattica con sezione multimediale (la civiltà della seta) ed una più scenografica ed evocativa (fasi, ruoli, mansioni, complessità della filiera). Oggi è intitolato a Mario Monasterolo, storico racconigese scomparso improvvisamente, fondatore e primo curatore del Museo.
Nel 2020-21 Acta Progetti S.r.l. cura l’Archivio Manissero, ultimo setificio a chiudere a Racconigi nel 1948, con un intervento di schedatura e riordino informatico dei documenti.
Nel 2022-23 grazie al progetto “Vedere Non Vedere: No Present, No Future” il Museo apre le porte del suo piccolo Centro Studi con annessa Biblioteca dedicata alla filiera della seta, di Racconigi e non solo: diverse pubblicazioni e tesi raccontano la storia serica di altri comuni, sia della provincia di Cuneo, che quella di Torino.
L’ARCHIVIO: L’Archivio del Museo - Giardino della civiltà della seta “Mario Monasterolo” conserva la documentazione prodotta e ricevuta dall’associazione Sul Filo della Seta e il Fondo Mario Monasterolo. L’Archivio, di recente costituzione, ha tra le sue principali finalità la conservazione, la tutela, la consultazione e la valorizzazione della memoria della filiera della seta di Racconigi e dintorni. Tra il 2020 e il 2021 il Museo ha aderito al progetto “InDiTeC, innovazione digitale per il Tessile Cuneese” con l’Archivio Storico Manissero, ultimo setificio a chiudere a Racconigi nel 1948, con un intervento di schedatura e riordino informatico dei documenti a cura di Acta Progetti S.r.l.

    • CC BY-SA
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