La Fondazione Lelio e Lisli Basso Onlus, creata come istituto di ricerche nel 1969 da Lelio Basso, viene fondata a Roma nel 1973 ed eretta in ente morale con DPR n. 503 del 18 giugno 1974. La sede è in un antico stabile, a ridosso della chiesa di S. Eustachio.
L’attività della Fondazione Basso poggia ancora oggi, pur se in modo inevitabilmente rinnovato, sulle basi originarie: una biblioteca a copertura internazionale, un archivio storico che conserva fondi archivistici di notevole interesse storico, un istituto di ricerche che unisce studiosi di varie discipline.
La Biblioteca e l'Archivio storico sono aperti regolarmente al pubblico dal 1975; la Biblioteca è costituita da un patrimonio librario di oltre 100.000 volumi e di circa 5.000 titoli di periodici specializzato nelle scienze storiche, giuridiche, sociologiche e politologiche, sviluppatosi sull’asse centrale delle origini e dell’evoluzione della democrazia, del socialismo e dei movimenti di massa.
Testimonianza delle attività della Fondazione sono le sue pubblicazioni a stampa e in digitale nonché le banche dati di cui si è fatta promotrice. Partendo dai suoi approfondimenti scientifici, la Fondazione organizza corsi di formazione.
L’Archivio storico conserva attualmente 65 fondi archivistici; tale patrimonio ha origine da tutte le carte prodotte e raccolte da Lelio Basso nell'ambito della sua attività politica e culturale; a queste si uniscono i fondi acquisiti da Basso prima e dall'Archivio storico poi, nel corso degli anni: le carte del socialismo e anarchismo del primo Novecento, quelle dei movimenti cristiano sociali, documentazione sulla politica italiana e internazionale, nonché documentazione dei movimenti degli anni sessanta e settanta e gli archivi editoriali.
Completano il patrimonio archivistico della Fondazione i fondi prodotti o acquisiti relativamente all'attività internazionale e per i diritti dei popoli condotta dallo stesso Basso attraverso il Tribunale Russell, dalla Fondazione internazionale Lelio Basso per il diritto e la liberazione dei popoli (ora Sezione internazionale della Fondazione Basso).
Vanno inoltre segnalati gli archivi istituzionali dell’Issoco e della Fondazione, oltre le raccolte documentarie di quest’ultima: tra queste vi sono i manoscritti del periodo della Rivoluzione francese, la sezione relativa alla prima e alla seconda internazionale, le carte di esponenti della socialdemocrazia tedesca e russa e la corrispondenza Gorkij-Bogdanov.
I fondi archivistici sono prodotti da personalità o enti privati; molti di essi, nel corso della propria attività, hanno prodotto o raccolto documenti fotografici di diversi formati (stampe, negativi, diapositive).
I temi (o contenuti) di tali fotografie risentono dell'attività e interessi del soggetto produttore del fondo: l'archivio della fotografa Bruna Polimeni (estremi cronologici 1954-1986) permette di ricostruire in circa 25.000 immagini tasselli della storia nazionale e internazionale, con un interesse particolare verso la liberazione dal colonialismo in Africa. L'Archivio storico conserva circa 4.000 immagini relative all’attività politica e culturale nazionale (comizi, conferenze, incontri, ecc.) di personalità come Lelio Basso, Antonio Giolitti, Ada Alessandrini; circa 1.000 fotografie (stampe fotografiche) dell'esercito coloniale italiano durante la guerra italo-turca, a Tripoli e in Cirenaica (tra 1880 e il 1914); altri fondi archivistici documentano in immagini le violazioni dei diritti umani in Vietnam e in America Latina.
Ordinamento
misto
Collegamento alla scheda descrittiva del sistema di provenienza
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