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Ferrarini 44.805132, 10.333020 FerrariniCasa della Musica piazzale San Francesco 1, Parma, PR (Indicazioni stradali)

Ferrarini

E-mail

archivioteatroregio@lacasadellamusica.it

Regione

Emilia-Romagna

Provincia

Parma

Comune

Parma

Indirizzo

Casa della Musica piazzale San Francesco 1

Definizione

raccolta

Tipologia

familiare

Consistenza

1.000-5.000

Descrizione e composizione

Mario Ferrarini, (Parma 28 marzo 1874 - Parma 26 giugno 1950), avvocato e segretario del Teatro Regio di Parma dal 1898 al 1914, per lascito testamentario divise la sua cospicua raccolta di documenti di argomento lirico e teatrale tra diverse istituzioni cittadine. La divisione del materiale seguì un criterio di affinità con i materiali già conservati presso l’ente prescelto: lasciò alla Biblioteca Palatina i suoi libri, al Conservatorio Arrigo Boito gli spartiti e all’Archivio storico del Teatro Regio, sezione dell’Archivio storico comunale di Parma, la raccolta di fotografie e stampe d’epoca di argomento teatrale, gli avvisi teatrali di teatri cittadini e non, gli opuscoli, i libretti d’opera, i giornali e i periodici. Unitamente alla sua collezione, lasciò all’ Archivio storico del Teatro Regio una raccolta di lettere a lui indirizzate, organizzate da lui stesso in fascicoli nominativi per mittente, a loro volta disposti in ordine alfabetico, contenente inoltre alcuni autografi (lettere, cartoline, fotografie) di personaggi del mondo della musica e della lirica a lui donati o acquisiti a vario titolo per la collezione; la raccolta epistolare del nonno Giulio Cesare Ferrarini (Bologna 3 marzo 1807 - Parma 1 ottobre 1891), direttore d’orchestra; i diari del padre Giulio Ferrarini (Bologna 19 gennaio 1841-Parma 8 febbraio 1916), segretario della Commissione Teatrale dal 1869. La sezione Fotografie e stampe è costituita da 3500 pezzi tra incisioni, litografie, fotografie, xilografie, fotoincisioni. Le fotografie, ritratti di personaggi del mondo musicale e lirico, a volte in pose ambientate ed in costume di scena, ritratti a figura intera o di tre quarti, presentano spesso dediche autografe al maestro Giulio Cesare (allievi ormai affermati, cantanti noti e meno noti), a Giulio, a Mario Ferrarini o alla Direzione Teatrale. Sono inoltre presenti ritratti della famiglia e fotografie storiche della città di Parma prevalentemente opera del fotografo Carlo Saccani (attivo a Parma tra il 1860 e il 1867 ).

Ordinamento

numerico

Collegamento alla scheda descrittiva del sistema di provenienza

-

Condizione giuridica

proprietà ente pubblico

Cronologia produzione

- / 1950

Cronologia formazione

1830 / 1950

Produttori

Ferrarini, famiglia, Il capostipite della famiglia Ferrarini, GIULIO CESARE nacque a Bologna il 3 marzo 1807. Frequentò il Liceo musicale della città e cominciò, nel 1829 ventiduenne, la carriera del direttore d’orchestra a Voghera. Fino al 1856 la sua vita fu caratterizzata dai frequenti spostamenti che la sua carriera artistica richiedeva (Fermo, Corfù, Ancona, Mantova, Treviso, Ferrara, Roma, Venezia, Bologna, Firenze, ). A Torino, Giuseppe Verdi gli affidò la prima esecuzione italiana dei Vespri siciliani (25 dicembre 1855) e venne ripetutamente richiesto a Parigi e a Costantinopoli. Nel 1856 il Regio Governo del Ducato di Parma, su indicazione di Giuseppe Verdi, nominò per chiamata il Ferrarini direttore della Regia Orchestra di Parma, incarico che ricoprì fino al 1872.
Dal 1864 al 1891, anno della morte, fu titolare della cattedra di violino nell’Istituto Reale di Musica (trasformato nel 1889 in Regio Conservatorio di Musica). Pubblicò composizioni originali e trascrizioni sopra motivi d’opere teatrali per violino e pianoforte e per violino con altri strumenti.
Dal suo matrimonio con Rosa Fanti ebbe due figli: Giulio e Teodolinda.
GIULIO, nato a Bologna nel 1841 e a Parma in pianta stabile dal 1856, fu assunto appena ventenne dal Comune di Parma quale commesso apprendista, divenendo nel 1869 il segretario della Commissione Teatrale. Da questa data iniziò il suo rapporto più stretto con la vita culturale della città e per quasi trent’anni egli fu testimone diretto di tutte le vicende legate alle stagioni liriche. Nel corso della sua vita si occupò di varie attività: fu critico teatrale per Il Diavoletto, un giornale che si stampò a Parma e a Modena dal 1871 al 1875, fece l’attore nella società filodrammatica degli operai, che presentò alcuni lavori anche al Teatro Regio, e fu anche pittore. Gli anni Ottanta lo videro sempre più impegnato nell’attività di segretario della Commissione Teatrale con un ruolo che si avvicinò molto a quella di direttore del Teatro. Nel marzo 1898, fu nominato segretario generale del Comune di Parma e gli successe nell’incarico di segretario della Commissione teatrale il figlio Mario, che come il padre era cresciuto nell’amore per la musica. Giulio Ferrarini morì l’8 febbraio 1916.
Dal suo matrimonio con Carolina Scopoli ebbe due figli: Mario e Teresa.
MARIO, nato nel 1874, esercitò la professione di avvocato e fu giornalista e critico d’arte ed apprezzato collaboratore di vari giornali (in gioventù fu critico drammatico del Resto del Carlino di Bologna e scrisse sulla Gazzetta Musicale, sul Mondo Artistico e sull’Arte Drammatica di Milano, sulla Scena Illustrata di Firenze e su altri periodici nazionali); a Parma, oltre che collaborare assiduamente alla Gazzetta di Parma, diresse sul finire del XIX secolo (1896-1898) il giornale letterario Per l’Arte. Negli ultimi anni di vita raccolse una parte dei suoi articoli di argomento musicale nel volume Parma teatrale ottocentesca, che è una preziosa miniera di notizie. Appartenne alla direzione del Teatro Regio di Parma (fu segretario e amministratore generale), organizzò e allestì importanti stagioni liriche (dal Carnevale 1897-1898 al Centenario Verdiano del 1913) e assunse anche l’impresa del Teatro Municipale di Reggio Emilia in due stagioni. Dal 1920 al 1930 tenne in Parma l’agenzia provinciale della Società Italiana degli Autori ed Editori, della quale fu ispettore e consulente legale. Alla sua morte, nel 1950, il Ferrarini lasciò, parte alla Biblioteca Palatina e parte al Comune di Parma (Archivio Storico del Teatro Regio), una mirabile raccolta storica teatrale, dotata di ben seicento libretti d’opera (dal teatro di Corte al secolo XX), di migliaia di manifesti teatrali, di carteggi e incisioni.

Soggetti

Spettacolo

Autori

-

Data redazione

2020

    • Alberto Montacchini, Parma, Elena Barrigar, soprano, nei panni della Turandot nell'opera omonima di Rossini data al Teatro Regio di Parma nella stagione di Carnevale del 1926-27, 1927, gelatina a sviluppo ; 230x170 mm, CC BY-NC-SA
    • anonimo, Gruppo di persone nel giardino della villa del Maestro Cleofonte Campanini, Salsomaggiore., 1916 circa, gelatina a sviluppo ; 136x81 mm, CC BY-NC-SA
    • Leopold Emile Reutlinger, Parigi, La Cavalieri. Ritratto del soprano Lina Cavalieri, 1900 circa, gelatina a sviluppo ; 129x85 mm, CC BY-NC-SA
    • Leone Ricci, Milano, Eva Tetrazzini, soprano e Cleofonte Campanini, direttore d'orchestra, 1900 circa, gelatina a sviluppo ; 216x130 mm, CC BY-NC-SA
    • Luigi Montabone, Genova, Annetta Perretti, artista d'operette, 1908 circa, gelatina a sviluppo ; 212x160 mm, CC BY-NC-SA
    • Vittorio Arimondi, basso, 1900 circa, gelatina a sviluppo ; 238x141 mm, CC BY-NC-SA
    • Roberto Peli, Bologna, Attilio Barbieri, tenore.  Il tenore indossa probabilmente i panni di Folco nell'Isabeau di Pietro Mascagni, 1927 circa, gelatina a sviluppo ; 224x166 mm, CC BY-NC-SA