La raccolta consta di tre fondi specifici:
Fondo della Valle
Fondo Pretti
Fondo Ugo Matania.
Si tratta di un archivio costituito, nel corso di quasi un secolo di attività, di più generazioni di pittori-illustratori (Eduardo, Fortunino, Ugo Matania e Alberto Della Valle) allo scopo di dotarsi di un repertorio di modelli il più ampio possibile.
Il Fondo Della Valle è una raccolta di alcune centinaia di positivi all'albumina dei modelli in posa per le illustrazioni di romanzi e riviste (1890-1920 circa).
Il Fondo Pretti è un lascito famigliare costituito da 5000 lastre stereoscopiche opera di un unico autore: Pier Luigi Pretti (Pau/Aquitania 1868- Napoli 1934).
Il Fondo Ugo Matania è costituito da
1.una raccolta di alcune migliaia fotografie (non ancora catalogate) di Agenzie internazionali di stampa utilizzate dal pittore-illustratore per la realizzazione delle tavole de "Il Mattino Illustrato" ed altre testate dal 1924 agli anni '40 del '900
2. una raccolta acquisita da Ugo Matania, a scopo collezionistico, di più di trecento fotoincisioni di pubblicità cinematografica (1908-1920) della Cinéma Pathé e di altre agenzie.
Ordinamento
misto
Collegamento alla scheda descrittiva del sistema di provenienza
-
Condizione giuridica
detenzione ente privato
Cronologia produzione
1880 / 1950
Cronologia formazione
1900 / 1950
Produttori
Pretti, Pier Luigi (1868-1934); Della Valle, Alberto (1851-1928)
Soggetti
Ambiente urbano
Architettura
Cinema
Costume
Cronaca
Moda
Montagna
Natura
Paesaggio
Politica
Propaganda di regime
Pubblicità
Reportage
Ritrattistica
Scienza
Spettacolo
Sport
Still life
Strumenti e macchine
Trasporti
Vita quotidiana
Autori
A.A.V.V.
Data redazione
2021
Note
L’Associazione Matania (fondata nel 1979 dopo la morte di Ugo Matania) è intervenuta a consolidare e a rendere nota a un pubblico più vasto l’attività artistica poliedrica che i Matania hanno portato avanti da generazioni. L’iniziativa, sin dalla sua aspirazione originaria, è stata di far conoscere l’opera e l’attività artistica dei Matania (Eduardo, Fortunino, Ugo e Alberto Della Valle) e il luogo in cui era convogliata. I Matania furono attivi per la stampa periodica internazionale dagli anni 80 dell'800. In particolare, l'associazione è legata alla figura di Ugo Matania (1888-1979) che, dopo i molti anni di lavoro continuativo a Londra (dal 1915) riapprodò a Napoli nel 1924 (con abitazione-studio fino al 1935 a Villa Lucia e poi a Villa Belvedere), al servizio della stampa illustrata. L’attività svolta da Matania nell’immobile di via Aniello Falcone, a partire dal 1936 in poi senza soluzione di continuità, ha trovato naturale sistemazione in luoghi che incarnano valori e testimonianze di raro rilievo culturale e ha costituito, con il ruolo di sodalizio culturale e la raccolta di opere (pittura, scultura, disegni, fotografie) e materiali legati alla professione di pittore-illustratore d’attualità, un punto di riferimento per la città. La vita dell’Associazione poi, con il supporto dell’archivio che ne è parte integrante, è stata costantemente ispirata alla divulgazione ed alla valorizzazione del patrimonio conservato, oltre che alla promozione di attività volte a favorire sia la formazione artistica giovanile che quella permanente, in particolare con la Scuola d’arte curata dal 1980 da una figlia di Ugo, Tullia Matania.
Memorie fotografiche, attestati di riconoscimento, nonché numerosi altri materiali, attestano lo stretto rapporto di tali attività con l’archivio storico sito negli stessi locali: un rapporto fertile che ha sollecitato, oltre a servizi televisivi e video-nastri d’autore, anche progetti di ricerca storico-artistica (progetti universitari d’Ateneo e ministeriali, come anche diverse tesi di laurea).
L'intento originario dell’associazione di favorire la fruizione del patrimonio documentario conservato, si rinnova nel portare avanti il lungo e difficile lavoro di inventariazione e catalogazione di un materiale vasto ed eterogeneo di cui si intende mantenere la configurazione originaria: un archivio di ‘modelli’ di lavoro, come concepito da Ugo Matania negli anni fra le due guerre, che costituisce uno degli elementi di originalità e unicità della raccolta.
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