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Archivio di Etnografia e Storia Sociale
renata_meazza@regione.lombardia.it
Lombardia
Milano
Milano
Piazza Città di Lombardia
archivio
istituzionale
500.000-1.000.000
L’Archivio di Etnografia e Storia Sociale (AESS) della Regione Lombardia è un centro, a gestione pubblica, che opera per lo studio, la conservazione e la valorizzazione del patrimonio di cultura immateriale delle comunità lombarde. Promosso da Roberto Leydi agli inizi degli anni Settanta del Novecento, l’Archivio nasce come Ufficio Cultura del Mondo Popolare all’interno dell’Assessorato alla Cultura, e costituisce un’esperienza innovativa per la nascente istituzione regionale. Attraverso le indagini etnografiche condotte direttamente sul campo e commissionate a partire dal 1972, grazie alle acquisizioni di fondi documentari di interesse demoantropologico, provenienti da collezioni private, da enti e da associazioni, è stata raccolta una importante e notevole documentazione fotografica, sonora e scritta che viene conservata, catalogata e valorizzata, e che costituisce ancora oggi un corpus in costante aggiornamento delle manifestazioni di cultura tradizionale presenti sul territorio regionale. A partire dagli anni successivi al 1978 i materiali fotografici sono organizzati in fondi. Il primo ad essere costituito è il Fondo Mondo Popolare, che comprende i servizi fotografici prodotti dalle campagne di rilevazione condotte dall'AESS. Tra gli anni Ottanta e Novanta del Novecento, accanto ai servizi direttamente commissionati dall’Archivio, vengono acquisiti importanti fondi storici e contemporanei. Tra i più significativi il fondo Simone Magnolini, che raccoglie circa 44.500 oggetti (negativi su lastra, negativi su pellicola, provini su carta baritata realizzati nel 1985-1986) sul paesaggio e le architetture storiche, i lavori agricoli e la condizione rurale nelle province di Brescia e Bergamo. Il fondo Ernesto Fazioli, che raccoglie circa 2.300 supporti tra lastre in vetro, negativi e stampe originali che documentano il suo intenso lavoro in area cremonese dal 1920. Il fondo Scrocchi, che comprende circa 10.000 supporti tra stampe, negativi su vetro, negativi su pellicola, albumine: sono presenti nel fondo materiali realizzati con tutte le principali tecniche del tardo Ottocento e dei primi decenni del Novecento. Il fondo Arno Hammacher, che comprende circa 90.000 supporti (lastre negative in vetro, pellicole, diapositive, fogli con provini a contatto) che documentano l’intenso lavoro del fotografo sui temi del paesaggio, dell’architettura e della scultura, del lavoro agricolo, dei cantieri urbani, del design. Vanno poi considerati altri fondi misti, acquistati o commissionati per specifiche ricerche e progetti espositivi, il fondo Ricerca De Martino, che comprende la documentazione fotografica di una ricerca sonora e visiva nell’area territoriale percorsa dal fiume Adda; il fondo Valle Imagna, che comprende circa 1.700 stampe fotografiche su carta politenata prodotte e raccolte da Alberto Cima dalle collezioni familiari della valle bergamasca; il fondo Archivio Contemporaneo, che comprende una sezione miscellanea di diverse acquisizioni, comprese tra gli anni Settanta e Novanta del Novecento; il fondo Osserva.Te.R., costituito da oltre 1.000 immagini in diverso formato, realizzate per il progetto Osservatorio del Territorio Rurale, avviato dalla Direzione Agricoltura della Regione Lombardia e da URBIM nel 1997, e prodotte da diversi autori (Gabriele Basilico, Giampietro Agostini, Maurizio Bottini, Vincenzo Castella, Vittore Fossati, Renato Gorgoni, Francesco Jodice, Mimmo Jodice, Antonio Leoni, Carlo Meazza, Luca Merisio, Giuseppe Morandi, Giorgio Giulio Moro, Vittorio Pigazzini, Francesco Radino e Beniamino Terraneo). L’Archivio di Etnografia e Storia Sociale continua, nel corso degli anni, la politica di committenze e di acquisizioni che arricchiscono le collezioni storiche e contemporanee. Di particolare rilievo sono il fondo Paul Scheuermeier, ricerca condotta in Lombardia per le rilevazioni dell'Atlante linguistico ed etnografico Italo-Svizzero (AIS 1919-1935), di cui l’AESS detiene copia digitale; il fondo Riccardo Schwamenthal, il primo a riprendere con la macchina fotografica i back-stage delle ricerche etnografiche condotte in Lombardia; il fondo Luigi Ghisleri, che negli anni Settanta del Novecento realizza campagne fotografiche sui rituali e il paesaggio agricolo dell’area cremonese. Fra le ultime acquisizioni il fondo Jacqueline Vodoz, che comprende servizi realizzati tra il 1953 e il 1958 e che riguardano la società civile di quegli anni in tutti i suoi ambiti sociali e culturali; il fondo Maurizio Buscarino, che comprende l’acquisizione di specifici servizi dedicati al teatro popolare; il fondo Giuseppe Morandi che documenta i volti, le case, le cascine e i mestieri della Bassa Padana. Altri specifici servizi sono commissionati o acquistati dall’Archivio da fotografi che hanno documentato le trasformazioni del paesaggio, la ritualità, i saperi artigianali: Toni Nicolini, Ferdinando Scianna, Stefano Torrione, Paolo Perina, Paolo Gelati, Giuseppe Merisio, Silvia Camporesi. Il patrimonio fotografico dell’Archivio di Etnografia e Storia Sociale è costituito da oltre 1.000.000 di immagini e da circa 60.000 file digitali di immagini storiche e contemporanee.
misto
-
proprietà ente pubblico
- / -
1972 / -
Archivio di Etnografia e Storia Sociale
Documentazione del patrimonio etnoantropologico
Documentazione del patrimonio culturale
Documentazione del patrimonio architettonico
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2017