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Collezioni fotografiche, BNCR
Gli autori indicati sono soltanto alcuni tra i più rappresentativi.
La Biblioteca nazionale "Vittorio Emanuele II" fu aperta al pubblico il 14 marzo 1876 in un'ala del palazzo cinquecentesco del Collegio Romano, sede dell'antica Bibliotheca Major dei Gesuiti, che costituì il nucleo originario della nuova istituzione. Nel patrimonio confluirono anche i fondi manoscritti e a stampa di 69 biblioteche conventuali devolute al Regno d'Italia dopo la soppressione delle Corporazioni religiose di Roma nel 1873. Il costante incremento delle raccolte, assicurato dalla legge sulla consegna obbligatoria delle pubblicazioni italiane, dagli acquisti e dai doni - tra i quali anche intere biblioteche di illustri studiosi e letterati - rese nel tempo sempre più drammatico il problema dello spazio. L'inadeguatezza della vecchia struttura ai requisiti di un moderno istituto bibliotecario trovò soluzione soltanto cento anni dopo, con la costruzione della nuova sede nella zona archeologica del Castro Pretorio, su progetto degli architetti Castellazzi, Dall'Anese e Vitellozzi.
L'acquisizione di documenti di natura fotografica, che fin dagli ultimi due decenni dell'Ottocento si verificò con una certa regolarità, in tempi recenti è stata, piuttosto, legata al contesto dell'acquisizione di fondi letterari o miscellanei. La Biblioteca conserva le sue raccolte fotografiche nel settore dei Rari e delle Collezioni speciali, a cura dell'Ufficio Collezioni romane e di grafica.