Negli anni 80 il Comune ad acquisì il primo “Fondo”, entrando in possesso del patrimonio fotografico dell'ingegnere e architetto Francesco Venanzio Guerci. Nato ad Alessandria nel 1872 da una famiglia di proprietari di fornaci e costruttori edili che godevano di buona fama in città. Il suo nome è legato a progetti di edifici rappresentativi della città e realizzati nel periodo intercorso tra la prima e la seconda guerra mondiale: l'Asilo notturno di via San Pio V (1927 - 1930), i villaggi semirurali di via Maggioli (1938 - 1939), la Casa del mutilato in corso Borsalino (1940), mentre altri non furono realizzati, come il Palazzo dei Fasci e delle Corporazioni o il nuovo palazzo delle Poste immaginato in piazzetta della Lega. Firmò inoltre importanti lavori di restauro: la creazione, a palazzo Guasco, del salone dei Fasci rionali al posto di ciò che restava del famoso teatro (1934 - 1936), le modifiche interne ed esterne della chiesa di Santa Maria di Castello (1924 - 1940) e la sistemazione definitiva della Galleria Guerci (1893) che era stata iniziata nel 1877 dal fratello Francesco. A Francesco si deve anche il progetto della villa situata di fronte all'Istituto Magistrale dove Venanzio trascorse gran parte della sua vita e dove raccolse i volumi della biblioteca e l'archivio che, trasportati in Biblioteca Civica dopo l'acquisizione da parte del Comune di Alessandria nel 1980, costituiscono il Fondo Guerci.
Il Fondo Guerci raccoglie testimonianze importanti della storia della Città e rare immagini di vita dei suoi cittadini più o meno illustri; come un ritratto di un ancora semi sconosciuto e giovanissimo Pietro Morando in uniforme sul fronte della prima guerra mondiale; la documentazione fotografica è parte integrante dell'archivio Guerci, conservato presso la Biblioteca Civica, che comprende i progetti, i disegni, la documentazione di lavoro, le carte e la biblioteca personale.
Ordinamento
misto
Collegamento alla scheda descrittiva del sistema di provenienza
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