"L'aver lasciato un corpus di ritratti dei contemporanei più illustri di un'eccellenza assoluta è un titolo di merito che rischia di far dimenticare i molteplici altri aspetti di una vita vissuta intensamente, così vari e così attraenti perché espressione di una personalità d'eccezione. Ma la verità è che a Nadar fotografo, non meno che a Nadar giornalista e caricaturista, interessò soprattutto l'uomo, l'uomo nella sua solitudine, e non le cose. Anche per questo la sua è una testimonianza capitale di un tempo del quale oggi più che mai misuriamo la grandezza." (Dallo scritto di Lamberto Vitali)
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