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Lazio

Roma

Roma

Viale delle Belle Arti, 131

fondo

professionale

1.000-5.000

Nato negli anni del fascismo, l’archivio è riconducibile alle figure di Edita e Mario Broglio e alla loro complessa rete di rapporti artistici ricostruibili attraverso lettere e documenti vari, atti a promuovere un'attività culturale editoriale ed espositiva, di collezionismo e di mercato d'arte. Carlo Carrà, Giorgio de Chirico e Alberto Savinio furono collaboratori assidui e presenze determinanti per gli orientamenti del periodico, affiancati da Melli, de Pisis, Soffici, Morandi e Martini. Il gruppo Valori Plastici si sciolse ufficialmente nel 1925. Negli anni '70 l’Archivio diviene di proprietà di Georges de Canino, il quale arricchisce il patrimonio avuto in eredità con documentazione personale. Nel 1990 il Fondo Valori Plastici, messo all'asta dalla Christe's, viene dichiarato di "eccezionale interesse storico-artistico" e acquistato nel 1990 dallo Stato. La parte delle fotografie occupa 15 faldoni per un totale di 1883 documenti.
La sezione dedicata alle Immagini è organizzata in cinque serie: Mario Broglio ed Edita Walterowna zur Muehlen; Opere d’arte; Personaggi; Mostre ed eventi particolari; Città e paesi.

tematico

proprietà ente pubblico

1921 / 1973

1848 / 1985

Valori plastici; Edita Walterowna zur Muehlen; Mario Broglio

Documentazione del patrimonio storico artistico (Arte secoli 19. e 20.)

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2017