Caricamento delle mappe in corso - restare in attesa...

Archivi fotografici e fotografie 45.071363, 7.687146 Archivi fotografici e fotografiepiazza Castello 201, Torino, TO (Indicazioni stradali)

Società Nazionale Officine Savigliano – SNOS

Indirizzo web

-

Definizione

fondo

Tipologia

aziendale

Consistenza

5.000-10.000

Descrizione e composizione

Il fondo fotografico appartenente all'archivio delle Officine Savigliano si compone di due nuclei: uno, inventariato, consistente in 69 buste, contenente principalmente fotografie stampate su carta conservate in album o fascicoli; il secondo, al momento (febbraio 2022) in fase di schedatura, comprende tipologie di supporti più varie: lastre, diapositive, negativi, stampe, clichés tipografici.
Il materiale riguarda sia la produzione dell’importante azienda metalmeccanica, con immagini di componentistica e strumentazione, mezzi di trasporto, grandi infrastrutture, sia i locali delle diverse sedi della Società, fasi di lavorazione, personale, vita d’azienda.
Il fondo fotografico completa e arricchisce l’archivio cartaceo, composto di oltre 3000 buste, a testimonianza della vastità del campo d’azione dell’industria.

Ordinamento

misto

Collegamento alla scheda descrittiva del sistema di provenienza

vai alla scheda

Condizione giuridica

proprietà ente pubblico

Cronologia produzione

1890 / 1980

Cronologia formazione

1890 / 1980

Produttori

Società nazionale Officine Savigliano, Una delle più antiche realtà metalmeccaniche del Piemonte è costituita dalla Società Nazionale Officine di Savigliano (SNOS). Fondata nel 1880, affonda le sue radici nel 1869, quando il passaggio della linea ferroviaria Torino-Cuneo alla Società Alta Italia segna la chiusura dello stabilimento costruito in prossimità della stazione di Savigliano (adibito alla riparazione e alla costruzione di materiale ferroviario) dalla Società della Ferrovia Torino-Cuneo.
Nel 1879, il sindaco di Savigliano firma con i rappresentanti della Società Alta Italia un protocollo d’intesa in virtù del quale il Comune si impegna ad affittare alla compagnia belga Rolin i vecchi locali delle officine della Società Ferrovia Torino-Cuneo per consentire la rinascita della fabbrica.
Poco dopo, il 17 luglio del 1880, è fondata a Torino la Società Nazionale Officine Savigliano, avente per oggetto la costruzione e riparazione di materiale ferroviario, ponti metallici, tettoie, costruzioni meccaniche, elettriche ed aeronautiche nonché la lavorazione dei legnami.
L’anno successivo l’azienda comincia la collaborazione con la torinese Società Anonima Italiana Ausiliare di strade ferrate, tramvie e lavori pubblici, costituita con capitale belga. La cooperazione (nata per evitare la concorrenza tra le due) si conclude nel 1889 con l’assorbimento della società torinese da parte delle Officine Savigliano che ne ereditano la forza lavoro ed anche gli immobili situati a Torino in corso Mortara, che si estendono su una superficie di 30.000 metri quadrati e occupano 700 dipendenti.
Tra il 1892 e il 1912 lo stabilimento di Torino inizia a diversificare la produzione: la fabbricazione di macchinari elettrici e quella di costruzioni impiantistiche ed elettromeccaniche vanno a sostituire, progressivamente, gran parte delle precedenti attività.
Tra il 1914 e il 1918 le esigenze del periodo bellico portano la società ad allargare nuovamente il raggio delle produzioni: costruzioni aeronautiche, pezzi vari per l’artiglieria, bombe ed attrezzature di guerra, escono dallo stabilimento di Torino e da quello di Savigliano, dotato anche di un campo di aviazione per il collaudo dei velivoli costruiti.
Al termine della guerra il governo italiano affida alle Officine la costruzione di locomotori, cui segue, nel corso degli anni Venti, la realizzazione di infrastrutture e impianti idroelettrici.
Alla vigilia del secondo conflitto mondiale, la società si presenta come una realtà adatta a
sostenere lo sforzo richiesto dalla nuova produzione di guerra, che vede impegnata una forza lavoro composta da 300 impiegati e 1.300 operai: tra il 1920 e il 1930 il complesso di corso Mortara esegue importanti lavorazioni nel campo della carpenteria metallica (per esempio il Mercato Pubblico di Porta Palazzo a Torino), dell’edilizia portuale (progettazione e costruzione di gru elettriche per i porti di Genova, Napoli, La Spezia, Savona e Venezia), delle condotte idrauliche e degli impianti idroelettrici di varie dimensioni e caratteristiche.
Controllata dalla Fiat e dalla Cogne, la ripartenza della società è all’insegna delle radio Savigliano, del trattore Ciclope e della locomotiva E444: negli anni Sessanta l’azienda cede alla Fiat il comparto ferroviario, abbandonando le lavorazioni edilizie e dei grandi complessi meccanici. Nel 1975 è acquisita dalla General Electric e nel 2005, ridotta a 80 dipendenti, chiude i battenti. Sull’area ex SNOS oggi sorge un centro commerciale.
Specchio delle differenti produzioni industriali della SNOS è il suo archivio, ora versato all’Archivio di Stato di Torino; il fondo fotografico presente nell’archivio permette un viaggio all’indietro nella storia industriale torinese e italiana del XX secolo: fotografie di officine, di operai e operaie al lavoro, di macchinari e di prodotti industriali della multiforme attività della Savigliano costituiscono un eccezionale documento storico sulla vita sociale ed economica dell’Italia del Novecento.

Soggetti

Industriale (Produzione azienda metalmeccanica)

Autori

Società Nazionale Officine Savigliano

Data redazione

2022

Note

-