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Friuli-Venezia Giulia

Pordenone

Spilimbergo

Piazza Castello 4

collezione

istituzionale

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Silvio Maria Bujatti (Udine, 1890 – 1984) compì il suo apprendistato nello studio fotografico di Pietro Modotti (lo zio della più nota Tina Modotti).
Pioniere della fotografia e ingegnoso ricercatore di tecniche fotografiche, non ancora ventenne lavorò al Pathe Journal, e nel 1910 s'impegnò alla Nordische Film di Copenhagen.
Nel 1911 fu a Monaco di Baviera, dove conobbe Rudolph Duhrkoop, esponente della Fotografia artistica tedesca ed apprese in tal modo iniziando ad applicare in proprio, la tecnica del bromolio, i viraggi in seppia, la gomma bicromata, le carte al carbone e l’uso degli obiettivi sfocati o d'Artista che producevano l'effetto flou.
Aderì al pittorialismo d’inizio ‘900, al quale rimane fedele soprattutto nei ritratti, che palesarono le sue singolari capacità di penetrazione psicologica.
Ritornato a Udine dopo alcuni anni, aprì uno studio nel Palazzo Plateo di via Marinoni e collezionò quindi numerosi premi e riconoscimenti. Nel 1924 ottenne il primo premio al Salone Internazionale di Londra, nel 1930 a Varsavia, nel 1932 a Parigi, e nello stesso anno fu primo tra gli italiani alla Biennale d'arte fotografica di Roma, e nel 1934, a Conegliano, risultò primo alla mostra fotografia del paesaggio delle Tre Venezie.
Nel 1954 e nel 1955 partecipò a Stoccolma, alla Mostra internazionale d'arte fotografica.
Il CRAF conserva una serie di 70 immagini (vintages print) di diversi formati e inoltre circa 30 cartes de visite e 20 lastre fotografiche sulla Valcellina.

misto

proprietà ente privato

1993 / 2017

1993 / 2017

CRAF

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Silvio Maria Biuatti

2017