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Archivio fotografico della Direzione regionale Musei dell’Emilia-Romagna - Bologna 44.492504, 11.346167 Archivio fotografico della Direzione regionale Musei dell’Emilia-Romagna - BolognaVia Castiglione 7 - 40124, Bologna, BO (Indicazioni stradali)

Fondo Villani

Indirizzo web

-

Regione

Emilia-Romagna

Provincia

Bologna

Comune

Bologna

Indirizzo

Via Castiglione 7 - 40124

Definizione

fondo

Tipologia

professionale

Consistenza

10.000-50.000

Descrizione e composizione

Il fondo dello Studio Villani consiste di ca. 26000 tra negativi, positivi e microfiche. Questi sono così suddivisi: la partizione Biennali comprende 2461 negativi su vetro e su pellicola, a questi corrispondono altrettante stampe b/n riprodotte dalla ditta CNB; la partizione Archivio Arte Villani consiste di 11660 "schedine" sulle quali sono incollati positivi 10x12 (il quantitativo non è esatto a causa di inevitabili mancanze) cui corrispondono le relative microfiche realizzate dall'Università di Leiden, in Olanda (IDC), nel 1997; oltre al materiale fotografico relativo alla seconda partizione è presente anche un repertorio dattiloscritto parziale indicizzato per luoghi italiani ed esteri; infine, numerose stampe originali sono conservate negli schedari dell’archivio topografico e di quello relativo alla Pinacoteca Nazionale. Ad oggi non è ancora nota la consistenza totale di questi ultimi positivi a causa della difficoltà ad effettuare un’indagine atappeto. Si è deciso, dunque, di lasciare questi materiali nella loro collocazione originaria, a prescindere dalla tipologia (formati di stampa, duplicati, ecc.), ma rendendoli disponibili per le usuali ricerche tematiche degli utenti. Questa stessa situazione si ritrova tra i negativi Villani, realizzati su committenza diretta della Soprintendenza, che documentano opere d’arte sul territorio di pertinenza: queste lastre alla gelatina sono
state prese in carico, nel corso degli anni, dall’Archivio Fotografico acquisendone la numerazione propria; sebbene abbiano perso la connotazione originaria, rimane la memoria autoriale grazie alla conservazione dei pergamini originali.
Lo Studio Villani ricevette la delega della documentazione fotografica per le grandi Mostre Biennali d'Arte antica. Questa parte consiste di 2461 negativi, di cui più di 2000 su vetro e i rimanenti su pellicola (1983 sono in formato 18x24, gli altri in formato 13x18). Ciascuno di essi è custodito in buste a quattro falde ordinati secondo il numero di inventario originale (da22813 a 31659) e a gruppi sono inseriti all’interno di scatole di cartoneidonee per la conservazione. Questo materiale rimasto in deposito presso lo Studio Villani è stato affidato per diritto alla Soprintendenza fin dal provvedimento del giudice fallimentare del 15 aprile 1988. La prima documentazione realizzata è relativa alla committenza per la "Mostra del Settec
ento bolognese" del 1935, curata da Guido Zucchini. In seguito, lo Studio Villani ricevette committenze da parte di diversi personaggi, tra i quali Francesco Arcangeli, Cesare Gnudi e Andrea Emiliani, per documentare le mostre successive: il “Trecento bolognese” del 1950; "Guido Reni" del 1954; i "Carracci" del 1956; “Maestri della Pittura del Seicento emiliano" del 1959; "Etruria Padana e la città di Spina", 1960; “L’Ideale classico del Seicento in Italia e la Pittura di Paesaggio”, 1962; “Arte e civiltà romana nell'Italia Settentrionale dalla Repubblica alla Tetrarchia”, 1964; "Il Guercino", 1968; “Niccolò dell’Abate”, “Natura ed espressione nell'Arte Bolognese ed Emiliana”, 1970; "Federico Barocci", 1975. Queste sono catalogate in un database su Access disponibile per le ricerche degli utenti. A questi negativi corrispondono le stampe b/n riprodotte dalla ditta CNB, fissate su schedoni di supporto che riportano i dati identificativi principali(numero di inventario, soggetto, autore, collocazione e mostra di riferimento). Gli schedoni sono conservati in apposito schedario, con ordinamentonumerico e suddivisi per evento espositivo.
Le schedine sono conservate in 9 contenitori (scatole in legno e cartone).


Ordinamento

nessuno

Collegamento alla scheda descrittiva del sistema di provenienza

-

Condizione giuridica

nessuno

Cronologia produzione

1921 / 1988

Cronologia formazione

1921 / 1988

Produttori

Studio Achille Villani & Figli

Soggetti

Paesaggio (vedute urbane)
Documentazione del patrimonio architettonico (esterni; interni)
Documentazione del patrimonio storico artistico (arredi e suppellettili; miniature; scultura; pittura)

Autori

Studio Villani

Data redazione

2016

Note

Il Fondo è costituito anche da 2.461 grandi formati (lastre 18X24 al 90 % su vetro). Caratteristica è la grandissima estensione dei toni di grigio (gamma tonale) ottenuta sia dalle raffinate tecniche di ripresa e illuminazione che di sviluppo e stampa. Grazie anche alla intelligente e competente committenza l'Archivio Arte Villani, pur datato nello stato di conservazione delle opere, costituisce tuttora un sensibile diaframma delle molte "nature ed espressioni" dell'arte emiliana. Si intreccia inoltre con il fondo "Biennali d'Arte Antica della Città di Bologna".Nel 1921 si costituisce la Ditta Villani, frutto della collaborazione tra Achille e il figlio Vittorio, allora sedicenne, con sede in Via Santo Stefano 24 e successivo trasferimento nel 1923 in Via Piave 22 (attuale Via Clavature). Lo studio resterà a quell’indirizzo fino al 1932 quando verrà spostato nella sede di Via Santo Stefano 17. Tra il 1920 e il 1950 lo studio sarà interprete di un periodo storicamente complesso, a cavallo tra le due guerre prima e affrontando la fase post bellica poi. Attenti testimoni e lucidi documentatori, i Villani seguono l’evoluzione urbanistica della città e le drastiche demolizioni (cinta muraria, area della Mercanzia e Mercato di mezzo, insediamenti abitativi presso il Palazzo Comunale) oltre al massiccio intervento sulla viabilità in epoca fascista con la costruzione di Via Marconi e l’abbattimento e la cancellazione di interi agglomerati e della loro articolazione viaria. Tra il 1943 e il 1945 documentano i gravi bombardamenti che devastarono parte del centro storico di Bologna.
Nel 1936 venne aperta una succursale in provincia, a Castel San Pietro, che però ebbe vita breve e venne chiusa dopo soli quattro anni.
La presenza di Vittorio all’interno della ditta diede forte impulso all’attività. Uomo dotato di grande passione e inventiva, sperimentatore di nuove tecniche di stampa, Vittorio cominciò dedicandosi in maniera preponderante alla riproduzione di opere d’arte, rivelandosi subito un valido antagonista al monopolio sul settore esercitato da Felice Croci fino alla metà degli anni ’30. Senza pianificare campagne di riproduzione a tappeto, sulla scia degli Alinari o del conterraneo Poppi, si limitò a creare una rete di contatti e committenze conquistandosi nel tempo fiducia e considerazione nel mondo degli storici dell’arte. Al contempo contribuì ad ampliare altri campi d’intervento già individuati dal padre Achille: aumenta l’attenzione per la documentazione dei processi di lavorazione industriale, si concretizzano servizi centrati su grandi aziende (l’industria aeronautica Caproni, Ilva, Buton, le acciaierie di Bagnoli, zuccherifici, distillerie, pastifici). Diviene più solido anche il rapporto con il mondo della pubblicità, in concomitanza con il periodo di ripresa economica post bellica.
Alla morte del padre, con atto pubblico del 30 giugno 1946, il cinquanta per cento della ditta passò a Vittorio e ai fratelli Corrado e Aldo spettò la parte restante. Mentre il primo continuò ad occuparsi dell’attività dello studio, gli altri si dedicarono alla gestione amministrativa dell’azienda.Nel 1950 viene modificata la ragione sociale della ditta in Achille Villani & Figli. Si tratta di un cambiamento di natura squisitamente formale che non va ad incidere sull’attività svolta fino ad ora, ma che si configura come naturale proseguimento ed evoluzione. Si continua l’attività documentaria e divulgativa legata all’industria, all’arte, si mantiene vivo il settore del ritratto con la produzione di foto tessera (1967-1970 ca.), si testimoniano i cambiamenti urbanistici della città (ad esempio i nuovi insediamenti di abitazioni popolari in zone periferiche). Vittorio si specializza in gigantografie a colori che vengono esposte nelle stazioni di Roma e Milano. Nel 1953 nasce la “ Villani Decorazioni S.p.A.”che sviluppa l’idea dell’immagine fotografica di grandi dimensioni utilizzata come complemento d’arredo. Lo studio ha seguito la direzione indicata dalle nuove esigenze della committenza, adeguandosi alle novità tecnologiche e alle richieste del mercato. La dimensione artigianale si affianca all’intraprendenza imprenditoriale e nel 1960 viene aperto in Strada Maggiore il laboratorio colore della Kodak, di cui la ditta Villani diventa gestore unico per l’Emilia Romagna e la Toscana.
Vittorio Villani muore il 31 maggio 1970.


    • A. Villani & Figli, Bologna, Collezione privata, Giorgio Morandi, Natura morta di vasi su un tavolo (incisione), Gelatina bromuro d'Ag/ vetro, CC BY-NC-ND
    • A. Villani & Figli, Dresden, Gemaldegalerie, Nicolas Poussin, Adorazione dei Magi (part.), Gelatina bromuro d'Ag/ vetro, CC BY-NC-ND
    • A. Villani & Figli, Forlì, Pinacoteca Civica, Guido Cagnacci, Fiasca con fiori, Gelatina bromuro d'Ag/ vetro, CC BY-NC-ND
    • A. Villani & Figli, Oxford, Christ Church Picture Gallery, Annibale Carracci, La bottega del macellaio, Gelatina bromuro d'Ag/ vetro, CC BY-NC-ND
    • A. Villani & Figli, Forlì, Biblioteca Civica Saffi, Andrea de' Bartoli, Uffiziolo dei Mesi, Giugno, Gelatina bromuro d'Ag/ vetro, CC BY-NC-ND
    • A. Villani e Figli, Bologna, collezione privata, Giuseppe Maria Crespi, S. Antonio Abate, gelatina bromuro d'Ag/ vetro, CC BY-NC-ND
    • A. Villani & Figli, Bologna, Pinacoteca Nazionale, part. da Guido Reni, La Strage degli Innocenti, gelatina bromuro d'Ag/ vetro, CC BY-NC-ND
    • A. Villani & Figli, Bologna, Pinacoteca Nazionale, Guercino, San Girolamo (part. da La Vestizione di San Guglielmo), Gelatina bromuro d'Ag/ vetro, CC BY-NC-ND
    • A.Villani & Figli, Bologna, Pinacoteca Nazionale, Ludovico Carracci, il cestino da ricamo, part. da L'Annunciazione, gelatina bronuro d'Ag/ vetro, CC BY-NC-ND
    • A. Villani & Figli, Bologna. San Giovanni in Monte, Jacopino, San Giovanni dolente (part. dal Crocifisso), gelatina bromuro d'Ag/ vetro, CC BY-NC-ND