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Archivio fotografico della Direzione regionale Musei dell’Emilia-Romagna - Bologna 44.492504, 11.346167 Archivio fotografico della Direzione regionale Musei dell’Emilia-Romagna - BolognaVia Castiglione 7 - 40124, Bologna, BO (Indicazioni stradali)

Fondo Raffaele Faccioli

Indirizzo web

-

Regione

Emilia-Romagna

Provincia

Bologna

Comune

Bologna

Indirizzo

Via Castiglione 7 - 40124

Definizione

collezione

Tipologia

professionale

Consistenza

1.000-5.000

Descrizione e composizione

Il fondo fotografico Faccioli è costituito da materiale raccolto, assemblato e ordinato da Raffaele Faccioli (Bologna, 1836-1914), nel corso della sua attività di ingegnere-architetto per un totale - sopravvissuto - di 1331 positivi (dei quali 563 in un album)
Il fondo costituisce la più antica – ed una tra le più preziose - testimonianze per immagini che l'Archivio conservi, documento unico per la storia dei primi passi della tutela, dei riferimenti e degli intrecci culturali (moltissime anche le fonti estere). Al suo interno sono conservati anche fototipi originali dei maggiori fotografi bolognesi, italiani, stranieri tra Otto e Novecento. Tra gli altri da Bertinazzi a Poppi (800 bolognese), i veneziani (800) D.Bresolin e C. Ponti, poi Sommer e L. Ricci, tra gli stranieri Anriot Deroche, Philpot, Braun … . Attualmente il fondo è costituito da stampe sciolte o incollate su supporto, o conservate in albumraccolte nel corso della sua attività di ingegnere-architetto da Raffaele Faccioli (Bologna, 1836-1914), primo Direttore dell’Ufficio Regionale per la conservazione dei Monumenti (1891-1907).

Ordinamento

-

Collegamento alla scheda descrittiva del sistema di provenienza

-

Condizione giuridica

-

Cronologia produzione

1850 / 1914

Cronologia formazione

1860 / 1914

Produttori

Faccioli, Raffaele

Soggetti

Documentazione del patrimonio architettonico
Paesaggio
Documentazione del patrimonio storico artistico

Autori

Von Pluschow, Wilhelm; Van Lint, Enrico; Sommer, Giorgio; Sebah, Pascal; Rosti, Pàl; Rossetti, Giacomo; Ricci, Luigi; Quinet, Achille Léon; Poppi, Pietro; Philpot, John Brampton; Naya, Carlo; Moscioni, Romualdo; Mieusement, Médéric; Fotografia Cuccioni; Fotografia Bertinazzi; Dixon, Thomas James; Cuccioni, Tomaso; Clifford, Charles; Bresolin, Domenico; Braun, Adolphe e Gaston; Brandolini, Luigi; Baldus, Edouard Denise; Anriot, Emile; Anderson, Domenico; Alinari, Fratelli

Data redazione

2016

Note

La formazione di Raffaele Faccioli avvenne primariamente presso il Collegio artistico Venturoli di Bologna, seguito da otto anni di frequentazione dell’Accademia di Belle Arti; completò poi la propria preparazione lavorando a Roma nello studio dell’architetto Antonio Cipolla.
Il rientro bolognese di Faccioli coincise anche con l’inizio della sua professione di insegnante, che lo vide appassionato collezionista di fotografie e docente della Scuola di applicazione degli ingegneri.
A partire dal 1876 iniziarono i primi lavori di restauro del complesso stefaniano, fortemente voluti dal conte Giovanni Gozzadini, che fu affiancato nell’impresa proprio da Faccioli (traccia di questi interventi è reperibile nei 36 positivi relativi al complesso di Santo Stefano).
Il prestigioso mandato successivo arrivò nel 1884, quando il ministro Michele Coppino lo nominò delegato regionale con l’incarico di compilare l’elenco provvisorio dei monumenti nazionali per l’Emilia, la Romagna e le Marche. La rilevazione dei beni architettonici passava naturalmente attraverso una molteplicità di linguaggi tra loro complementari: dalla scheda “catalografica” riferita agli approfondimenti storico-conservativi, al rilievo grafico sino alla riproduzione fotografica. Uno dei due album del fondo mostra in parte questo interesse per i beni architettonici italiani ed esteri: diviso in partizioni che da Bologna si estendono al nord Italia, alle regioni centrali e alla zona peninsulare, poi paesi esteri del Nord, del Mediterraneo, del Medio Oriente. Si evidenziano, per formato e per quantità, alcuni nuclei tematici più indagati (vedi ad esempio le chiese romaniche pugliesi).
Oltre alla compilazione degli elenchi dei monumenti, Faccioli si occupò, negli anni in cui fu funzionario delegato, degli interventi di restauro ad Urbino di Palazzo Ducale, mentre a Bologna di Palazzo d’Accursio e nuovamente di S. Stefano.
Il 10 agosto 1892 Faccioli assunse la carica più prestigiosa, anche se solamente onorifica, la direzione dell'appena costituito Ufficio tecnico regionale per la conservazione dei Monumenti dell’Emilia (normalmente viene indicato il 1891: nell’estate di quell’anno vengono istituiti i 10 Uffici regionali dal ministro Pasquale Villari). L'approccio alla fotografia è collezionistico ma anche funzionale/comparativo rispetto alle attività svolte dal curatore.

    • Anonimo, Bologna, Portico della Chiesa dei Servi, cianotipo su carta, CC BY-NC-ND
    • Cuccioni, Tommaso, Roma, Veduta della Piazza Navona durante un giorno di mercato, Albumina su carta, CC BY-NC-ND
    • Anonimo, Bologna, Pinacoteca Nazionale, Antonio Rosaspina, Bagnante, Albumina su carta, CC BY-NC-ND
    • Rossetti, Giacomo, Brescia, Palazzo della Loggia, prospetto principale, albumina su carta, CC BY-NC-ND
    • Alinari, Fratelli, Firenze, Loggia dei Lanzi, Cellini B:, Perseo, carta salata, CC BY-NC-ND
    • Anonimo, Venezia, Palazzo Ducale, Sala del Senato, stampa alla gelatina acquerellata, CC BY-NC-ND
    • Von Plushow, Wilhem, Atene, Cimitero Keramikos, Ragazzi posano davanti al monumento funebre di Dionisio di Kollistos, Albumina su carta, CC BY-NC-ND
    • Anonimo, Firenze, Palazzo Vecchio, carta salata, CC BY-NC-ND
    • Anonimo, Turchia, Istanbul, Cimitero di Ishkutar (?), carta salata albuminata, CC BY-NC-ND
    • Sebah, Pascal, Il Cairo, Città dei Morti, Tombe dei Califfi ( Kom Ala Osman), stampa all'albume su carta, CC BY-NC-ND