Il Fondo Paolo Monti / Santarcangelo di Romagna comprende le fotografie di una delle campagne fotografiche di documentazione dei centri storici di città dell'Emilia-Romagna che Paolo Monti (Novara, 1908 - Milano, 1982), grande maestro della fotografia italiana del Novecento, compì nel periodo tra la fine degli anni Sessanta e la fine dei Settanta su incarico dell'Istituto dei Beni Culturali della Regione. In stretta collaborazione con lo storico dell'arte Andrea Emiliani e l'urbanista Pierluigi Cervellati, Monti elaborò un metodo chiaro e veloce, con utilizzo del piccolo formato, per affrontare la realtà stratificata e complessa dei centri storici, dedicandosi alla questione con grande competenza professionale e passione civile. Con questo suo prolungato impegno sul territorio nell'ambito di una committenza pubblica, Monti si configura storicamente come un pioniere, per quanto riguarda il contesto italiano, nell'affrontare il tema del rapporto fotografia/paesaggio/ente pubblico che sarebbe divenuto di grande attualità negli anni Ottanta e Novanta e che avrebbe lentamente contribuito al riconoscimento della fotografia come bene culturale da parte dello stato italiano, avvenuto nel 1999. Come è nel suo metodo e nel suo gusto, anche in questo lavoro dedicato a Santarcangelo di Romagna Paolo Monti opera in più direzioni e secondo varie visioni allo scopo di abbracciare l'intero luogo: vedute complessive del luogo, spesso dall'alto, sistematici percorsi lungo le strade principali realizzati con l'impiego di diversi punti di vista, avvicinamenti all'identità fisica e materica delle superfici, che costituisce uno degli aspetti salienti della sua opera.
Monti fotografò Santarcangelo di Romagna dal marzo al novembre 1972 in tre campagne successive (alcuni scatti sono databili anche al 1968, al 1971, al 1973), realizzando 24 rulli in 35 mm, per un totale di circa 900 immagini, 391 furono a suo tempo stampate.
Il fondo conserva 19 fogli provini a contatto e 35 stampe contemporanee alla gelatina bromuro d’argento realizzate nel 1993 dallo stampatore di Monti Giorgio Boschetti da negativi originali dell'autore. Le stampe furono realizzate in occasione di alcuni momenti di studio dedicati a Paolo Monti svoltosi durante gli approfondimenti sui temi della rappresentazione del paesaggio e della committenza pubblica tenuti durante le campagne fotografiche del progetto Archivio dello Spazio svoltosi dal 1987 al 1997 nell'ambito del Progetto Beni Architettonici e Ambientali della Provincia di Milano.
Dal 2005 il fondo di proprietà della Città Metropolitana di Milano è depositato presso il Museo di Fotografia Contemporanea.
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