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Fototeca del Consorzio Culturale del Monfalconese 45.823284, 13.499818 Fototeca del Consorzio Culturale del MonfalconeseVilla Vicentini Miniussi, Piazza dell\'Unità, 24, Ronchi dei Legionari, GO (Indicazioni stradali)

Droandi, Giovanni

Indirizzo web

-

Definizione

fondo

Tipologia

collezionistico

Consistenza

≤ 500

Descrizione e composizione

Il fondo raccoglie 394 foto raccolte dal tenente Giovanni Droandi durante il suo servizio prima sul fronte dell'Isonzo e poi sul Piave durante la Prima guerra mondiale. Nel suo ruolo l'ufficiale ha la possibilità di muoversi lungo il fronte e raccogliere testimonianze sugli aspetti più disparati dellla guerra. Particolarità del fondo in oggetto è la presenza di molte fotografie di lavori di costruzione di ponti e postazioni quali trincee, piazzole per cannoni e mitragliatrici. Opere che Droandi, assegnato alla Direzione lavori della III Armata può seguire da una posizione privilegiata.
Il fondo si divide in cinque album:
1. Album fotografico con copertina rigida (cm 33,5x45), “Visioni di guerra”, composto da 48 fogli, contenente 193 stampe fotografiche di vario formato
2. Album fotografico con copertina rigida (cm 33,5x46) , senza titolo, composto da 45 fogli, contenente 109 stampe fotografiche di vario formato
3. Album fotografico con copertina rigida (cm 23x33), “I ponti della 3 Armata”, composto da 25 fogli, contenente 41 stampe fotografiche di vario formato
4. Album fotografico (cm 29x37), “Sul Piave: Lavori di rafforzamento. Novembre 1917 – Marzo 1918”, composto da 20 fogli, contenente 36 stampe fotografiche di vario formato
5. Album fotografico (cm 28,5x32), “Alcuni materiali d'artiglieria forniti dalla Società 'Ansaldo'”, composto da 15 fogli, contenente 15 stampe fotografiche di vario formato
Fa parte del fondo una pubblicazione a stampa intitolata Per Cesare Battisti, Città di Castello, Officina tipografica della società Leonardo da Vinci, 1917 ( pp. 48)

Il fondo è stato donato al Consorzio Culturale del Monfalconese dalla famiglia Droandi

Ordinamento

tematico

Collegamento alla scheda descrittiva del sistema di provenienza

-

Condizione giuridica

proprietà ente pubblico

Cronologia produzione

1915 / 1918

Cronologia formazione

1915 / 1918

Produttori

Droandi, Giovanni, Giovanni Droandi nasce nel 1885 a San Giustino Valdarno, in Provincia di Arezzo, dove il padre Antonio era medico e protagonista delle locali attività di carattere sociale, per le quali impegnò la gran parte del suo patrimonio personale (fondò anche una Società di Mutuo Soccorso). Rimasto presto orfano, viene mandato a studiare al Convitto Serristori di Castiglion Fiorentino e, successivamente, al Collegio dei Gesuiti di Strada in Casentino, dove si distingue nello studio fino al conseguimento della maturità. Studente di Giurisprudenza nelle Università di Perugia e Roma, si laurea nel 1910, per poi dedicarsi alla professione forense. Negli stessi anni, si appassiona al dibattito politico militando nelle file del Partito Socialista, fino a ricoprire la carica di Segretario della Gioventù Universitaria Socialista e dedicandosi all’attività pubblicistica tramite la collaborazione con importanti testate quali “L’Avanti”, “L’Avanguardia”, “L’Asino” ed altre. Giovanissimo studente, nel 1906 scrive per “L’Avanti” un notevole contributo sulla personalità di Carlo Pisacane, con ciò rivelando quel profondo interesse per la storia, in particolare per la storia locale, che culminerà nella successiva stesura del saggio sulla “Vita di Alessandro del Borro”. Collabora inoltre con riviste giuridiche prestigiose e partecipa attivamente alla vita politica locale (nel 1911 viene eletto Sindaco di Loro Ciuffenna) e nazionale, dove conosce o corrisponde con personaggi del calibro di Turati, Podrecca, Ferri, Morgari, o Bianchi, futuro fascista della prima ora, con il quale polemizza nel 1912 quando, per un breve periodo, è anche Direttore del quotidiano “La Provincia di Ferrara”. Nel 1913 aderisce alla corrente moderata del PSI di Bonomi e Bissolati e successivamente, alla vigilia della Grande Guerra, alla frazione interventista (viene definito per questo “mussoliniano”), come responsabile aretino fino alla fine degli eventi bellici. Nel 1915 si arruola volontario e parte per il fronte: tenente di complemento nella specialità del Genio (decorato al Merito di Guerra), di questo periodo lascerà una splendida collezione fotografica sull’attività svolta dal suo reparto, comandato alla costruzione e riparazione dei ponti nell’ambito dei vari settori operativi della III Armata. Alla fine della guerra, abbandonata la strada comune compiuta insieme agli interventisti seguaci di Mussolini, sia pure adesso ai margini del socialismo ufficiale, riprende l’attività politica distinguendosi per il coerente e intransigente antifascismo, collaborando ai comitati di difesa antifascista e arrivando a simpatizzare per gli “Arditi del popolo”, ex-combattenti che tentarono inutilmente di opporsi alla violenza straripante dello squadrismo. Coerente anche nella professione, assiste legalmente i socialisti e gli antifascisti perseguitati dal nuovo regime, siano essi colleghi, o deputati, operai, o contadini. Avvocato brillante e di successo, verrà ricordato non solo quale protagonista di allora famosi processi penali, ma anche come difensore, in non meno famosi dibattimenti, delle vittime del “nuovo ordine”. Per anni si occupa, infatti, del patrocinio legale dei minatori del Valdarno coinvolti negli scontri dei primi anni ’20, così come degli operai e dei contadini nelle cause di lavoro, non meno che degli anarchici e dei comunisti allora coinvolti in clamorosi processi politici. Partendo da questa grande esperienza in materia di difesa dei diritti del lavoro, scrive anche contributi e approfondimenti su importanti riviste giuridiche del tempo, come quello pubblicato su “Scuola Positiva” nel 1925, riferito alla difesa dei minatori valdarnesi nei processi sui fatti del ’21. La salute, da sempre cagionevole, di certo non impedì a Giovanni Droandi di vivere una vita piena e intensa, sia negli affetti familiari, come nella professione; la grande vitalità e l’intraprendenza che caratterizzarono la sua vita, non poterono tuttavia impedirne la morte prematura, avvenuta nel 1932 a

Soggetti

Guerra (Prima guerra mondiale; Costruzione opere militari)

Autori

-

Data redazione

2018

Note

-

    • CC BY-SA
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