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Fondo archivistico “Jean Coste”
Il fondo dell’archivio personale di Jean Coste si conserva presso la Società romana di storia patria dal 2012 ed è composto da schede manoscritte e fotocopie di testi, studi e carte storiche e moderne, spesso glossate dallo stesso Coste in quanto strumenti di lavoro. Il materiale riguarda la storia delle famiglie e quella dell’insediamento - in particolare castelli e casali della Campagna Romana e del Lazio medievale - la geografia religiosa, la viabilità. Esso è frutto delle ricerche presso gli archivi romani, destinate alla compilazione di saggi di topografia storica e storia dell’insediamento medievale, per lo più raccolti nella pubblicazione Scritti di topografia medievale. Problemi di metodo e ricerche sul Lazio, a cura di Cristina Carbonetti, Sandro Carocci, Susanna Passigli, Marco Vendittelli, Roma 1996 (Istituto storico italiano per il medio evo, Nuovi studi storici, 30). Una parte dell’archivio conserva appunti e materiali di ricerca sul pontefice Bonifacio VIII, oggetto di un importante studio del medesimo autore.
La stratificazione dei materiali di studio conservati nell’archivio Coste riflette le fasi di maturazione del personaggio in qualità di studioso del territorio romano, a partire dall’inizio, rappresentato dall’“archeologia in borgata” (dal 1964); lo sviluppo, con l’elaborazione di un metodo di ricerca attraverso il confronto delle fonti più varie, sia tipologicamente sia cronologicamente, seguendo un metodo regressivo e utilizzando la tavoletta dell’Istituto Geografico Militare come “fondo carta” per riportare tutti i dati storici raccolti (dal 1969); gli esiti, rappresentati dalla elaborazione dei materiali di studio per la pubblicazione dei saggi topografici a partire dagli anni Ottanta e in occasione dei due anni di corso di Topografia medievale, tenuto presso la Facoltà dell’allora Magistero (1984-1985).
Il fondo archivistico consiste in sessantotto pezzi della serie Carton, centodue pezzi della serie Dossier, quattordici Cartelle, dieci Schedari. Questi ultimi contengono l’archivio fotografico delle spedizioni domenicali nella Campagna Romana che Coste regolarmente eseguì a partire dal 1964, descritte in una serie di taccuini redatti di suo pugno e spesso in compagnia di giovani archeologi.