Descrizione e composizione
Il fondo comprende 536 vetri da proiezione a tema geografico, raggruppati in serie tematiche, ottenuti da Adriano Augusto Michieli attraverso la riproduzione di disegni, dipinti, fotografie, mappe, carte geografiche e documenti, nonché una copia della Carta Fotografica del cielo completa di apparato descrittivo.
Per tutti i vetri, il formato è di 85x100 mm e, ad eccezione di pochi esemplari colorati a mano, sono in bianco/nero.
Lo stato di conservazione è globalmente discreto se si esclude un diffuso leggero sbiadimento e a volte la presenza di specchio d'argento. In alcuni esemplari il vetro di protezione è incrinato, in altri l'adesivo che accoppia i due vetri, fotografico e di protezione, è sollevato, e in altri ancora, è presente un'alterazione spontanea di tipo fisico-chimico.
Gran parte dei vetri è anonima; qualcuno proviene dall'Istituto Italiano per le Proiezioni Luminose, qualche altro dalla Premiata Fotografia Fontana (Amedeo Fontana) di Treviso. Molti, ma non tutti, sono contrassegnati da indicazioni e/o numerazioni varie, che non sempre consentono l'identificazione sicura dei soggetti e la ricostruzione della sequenza con cui le serie erano organizzate. Se ne dà, di seguito, una sommaria descrizione:
- CANALE DI PANAMA: n. 120 vetri
Contiene carte, mappe e vedute della zona dell'istmo di Panama, ritratti di Cristoforo Colombo, Amerigo Vespucci e degli ingegneri impegnati nell'impresa, viste delle chiuse, dei lavori di bonifica, dei macchinari, impianti e trasporti usati nell'opera, nonché degli ambienti abitativi e di servizio per le maestranze.
- ESPLORAZIONI: n. 20 vetri
Oltre ai ritratti di alcuni famosi esploratori, sono documentate le spedizioni di Luigi Amedeo di Savoia Aosta, Duca degli Abruzzi, in Alaska, nel Karakorum, e lungo il corso del fiume Uebi Scebeli, in Etiopia e Somalia. Altri vetri riguardano l'attività della Società Agricola Italo-Somala, costituita nel 1920 per lo sfruttamento agricolo e zootecnico di un'ampia area nel basso corso dell'Uebi-Scebeli, nell'allora colonia italiana.
- MARCO POLO E I SUOI VIAGGI: n. 42 vetri
Presenta le regioni e le località principali visitate da Marco Polo nel suo viaggio in Oriente: dal sud dell'India fino alla corte del Kublai Khan a Pechino, con cenni al passaggio a Gerusalemme. I luoghi sono descritti negli aspetti vedutistici, nelle principali attività economiche e nei tipi e costumi locali.
- PORTI E NAVIGAZIONE INTERNA: n. 109 vetri
Illustra la conformazione geografica e soprattutto la struttura infrastrutturale e di trasporto di vari porti marittimi e fluviali, nonché di alcuni canali artificiali d'irrigazione e di navigazione sia italiani, che europei e nord-americani.
- TRAFORO DEL SEMPIONE: n. 68 vetri
Descrive la struttura e le opere condotte per la realizzazione del traforo del Sempione con immagini dedicate alla descrizione delle aree geografiche coinvolte, degli impianti, infrastrutture e macchinari, delle attività delle maestranze, compresi i ritratti di alcuni dei protagonisti, la riproduzione di medaglie commemorative e di opere scultoree celebrative.
- TRAFORI ALPINI: n. 96 vetri
Nella struttura la serie è analoga a quella dedicata al Traforo del Sempione.
- VIAGGI POLARI: n. 23 vetri
Vengono descritte le imprese di esplorazione di Luigi Amedeo di Savoia Aosta, Duca degli Abruzzi, al Polo Nord (1899-1900) e in Africa, lungo il corso dell'Uebi-Scebeli (1928-1929), l'impresa di Umberto Nobile (1926), lo sfortunato viaggio di Roald Amundsen e Leif Dietrichson alla ricerca del dirigibile Italia (1928), con un cenno alle esplorazioni del Polo Sud.
- VARIA: n. 58 vetri
La serie comprende vetri che, per il soggetto, potrebbero in parte essere apparentati ad alcune delle serie precedenti. Nei rimanenti sono illustrate nuove tematiche quali il Canale di Suez, le opere idroelettriche del Cellina, della centrale di Fadalto e la presa del lago di Santa Croce. Pochi altri vetri sono di tenore storico e archeologico.
Soggetti
Allestimenti museali (Civico Museo Sempioniano)
Ambiente urbano (Località alpine italiane: Iselle; città europee: Anversa, Ostenda, Ypres; città extraeuropee: Balboa, Panama, Colon, Port Said, Canton)
Documentazione del patrimonio culturale (Tipi e costumi: Polinesia, Panama, Myanmar, Cina; attività produttive: Cina)
Documentazione del patrimonio storico artistico (India: Mahabalipuram, rocce scolpite alle Sette Pagode; Myanmar: Yangon, Pagoda Shwedagon; Uzbechistan: Registan di Samarcanda; Turkestan: mura di Jarcand, oggi Xinjiang; Cina: Grande muraglia cinese, Palazzo imperiale di Pechino; Vincenzo Vela, Le vittime del lavoro; Alfredo Sassi, All'attacco; Salvatore Pisani, Monumento a Giovanni Battista Piatti; Friedrich Georg Weitsch, Ritratto di Alexander von Humboldt; Cesare Biscarra, Monumento a Félix Ollier)
Grafica (Schemi, diagrammi, sezioni, mappe e carte geografiche: Alpi, Istmo di Panama, vie commerciali in Oriente, corso del fiume Uebi-Scebeli, Polo Nord)
Industriale (Escavazioni: Panama; cantieri stradali, impianti idroelettrici: Fadalto, Cellina, lago di Santa Croce; aziende agricole: Società Agricola Italo Somala; bonifiche: Panama; maestranze, ambienti abitativi e di lavoro per maestranze)
Montagna (Moncenisio, Monte Bianco, Cervino, Monte Rosa, Giogo dello Stelvio, Moun Saint Elias, Karakorum)
Paesaggio (Airolo, Balmalonesca, Chiavenna, Courmayeur, Gallivaggio, Gromo, cascata del Toce, lago di Suretta, torrente Diveria, Andeer, Asia non identificati, Berna, Iselle, Modane, Ostenda, fiume Reno, ghiacciai del Gigante e del Rodano, Polo Nord)
Ritrattistica (Roald Amundsen, Lucien Bonaparte-Wyse, Alfred Brandt, Umberto Cagni, Ferdinand de Lesseps, Guido Musso, Luigi Negrelli, Armand Reclus, Franklin D. Roosvelt, Luigi Amedeo di Savoia Aosta, Vittorio Sella, John F. Stevens, George Washington Goethals)
Strumenti e macchine (Macchine per armamento di gallerie, impianti di sollevamento merci, locomotive, imbarcazioni per dragaggio, rimorchiatori, scandagli di profondità, compressori, macchine per lavorazione di inerti, piattaforme marine, macchine perforatrici)
Trasporti (Canali: di Panama, di Soulanges, di Suez, Villoresi, di Vizzola; Chiuse di Sault Sainte Marie e di Soulanges, Canada; chiuse di Pedro Miguel, di Upper Guard, di Gatun, Panama; Fari portuali: Trapani, Genova; Navi: Stella Polare, incrociatore classe Bremen; Porti: Barletta, Civitavecchia, Genova, Napoli, Savona, Trapani, Venezia, Amburgo, Anversa, Colonia, Kiel, Ostenda, Petersborough, Pola; Trafori montani: Sempione, San Gottardo, Frejus, Moncenisio, galleria del Barbellino, Grande galleria dell'Appennino; Velivoli: dirigibile Norge, idrovolante Latham 47; Viadotti: di Paderno sull'Adda, viadotto Roana-Asiago, ponte sul Diveria, viadotto della ferrovia dell'Albula, viadotto di Fades, viadotto di Garabit, viadotto di Granfey, Lethbridge Viaduct)
La raccolta composta da Adriano Augusto Michieli è stimata in origine ad almeno 1600 unità. Quando, nel 1911, l'Istituto Riccati acquistò una lanterna da proiezione e decise di costituire gradualmente una propria collezione di questi sussidi, Michieli ne donò più di un migliaio, quelli che meglio si integravano con i programmi d’insegnamento. I rimanenti rimasero in sua proprietà fino al 29 aprile 1959, quando li donò al Seminario Vescovile di Treviso. Coordinando le due raccolte - del Seminario e dell'Istituto Riccati, questi ultimi attualmente conservati presso il Foto Archivio Storico della Provincia di Treviso - F.A.S.T. - si ha quindi un panorama ricco dei suoi interessi e dell’attività divulgativa da lui svolta e, si potrebbe dire, anche un esempio significativo dell’attività divulgativa svolta a Treviso nei primi decenni del Novecento.
Assieme ai vetri, Michieli donò una copia della "Carta fotografica del cielo", in alcune tavole e completa di testo descrittivo (1905). L'impresa della realizzazione di una mappa (e di un catalogo) dei corpi celesti da ottenersi con strumenti fotografici, fu decisa in occasione del congresso internazionale di astronomia che si tenne a Parigi nel 1887. Nel 1904 vi stavano lavorando una ventina di osservatori in tutto il mondo (J. Norman Lockyer, «Astronomia», Milano, Ulrico Hoepli, 1904, p. 248-249) che si erano dotati di strumentazioni e usavano procedure uniformi per fotografare la volta celeste.