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ARCHIVIO FOTOGRAFICO SISTO SISTI
SISTO SISTI
Ferrara, 6 febbraio 1906
Merano, 10 maggio 1981
Completati gli studi a Bologna e assolti gli obblighi militari di leva a Roma, si è trasferito a Merano, assunto dalla Montecatini, prima a Marlengo poi nel nuovo stabilimento di Sinigo.
La forte personalità lo ha sempre spinto ad occuparsi nell’azienda non solo delle sue specifiche mansioni, ma anche della sicurezza sul lavoro dei lavoratori e delle loro attività dopolavoristiche.
Per la sicurezza sul lavoro dei lavoratori ha utilizzato in particolare le sue capacità grafiche per allestire cartelloni di richiamo su comportamenti potenzialmente pericolosi.
Per le attività dopolavoristiche è stato stimolatore e organizzatore delle diverse attività praticate nel dopolavoro aziendale, del quale è stato a lungo presidente, e delle gite sociali.
Appassionato di fotografia e dotato di un naturale talento ha documentato dagli anni trenta in avanti
la vita del villaggio di Sinigo e della fabbrica Montecatini con il suo dopolavoro.
Della fabbrica Montecatini sono state documentate le strutture,le attività lavorative, le opere sociali per i lavoratori, le celebrazioni dell’epoca e i due fatti che l'hanno ferita profondamente: il grave incidente del 1936 ed il bombardamento subito nel 1945.
Del dopolavoro aziendale sono state documentate le strutture, le diverse attività praticate, le feste e le gite sociali.
In questa attività ha utilizzato sia qualificate macchine fotografiche (Laica e Rolleflex tra le altre) che ottimo materiale fotografico, prima su lastra poi su pellicola.
Procedeva, normalmente, personalmente allo sviluppo dei negativi e alla stampa delle foto.
Spirito libero e liberale è stato sempre ostile alle ideologie politiche che frenano o negano questi ideali. Coerente con questi principi, nel “ventennio” ha sempre rifiutato di prendere la tessera del partito fascista e di indossare la “camicia nera” anche nelle occasioni dove era più prudente indossarla. Provocatoria in queste occasioni era la sua ostentata giacca bianca.
Nell’immediato dopoguerra è stato chiamato a far parte del CLN (Comitato Nazionale di Liberazione) ove si impegnò nel raffreddare le tensioni al fine di permettere un più facile ritorno ad una riappacificazione sociale. Questo impegno sfociò successivamente in un lungo impegno politico nel Partito Socialdemocratico Italiano (PSDI) di Giuseppe Saragat, futuro presidente della Repubblica Italiana.
E’ stato tra i fondatori della cooperativa di consumo di Sinigo, che ha presieduto per anni. In questa veste è entrato a far parte dell’associazione dei commercianti di Merano.
Meranese di adozione ma profondamente integrato si è sempre impegnato per dirimere e appianare le incomprensioni tra le etnie di lingua tedesca e italiana.
Per il suo lavoro, i suoi impegni nel sociale e nella vita civile è stato insignito nel 1964, dal presidente della Repubblica Italiana Antonio Segni, del titolo di Cavaliere della Repubblica.