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Archivio Fotofast
La partenza dell'attività vera e propria è segnata dalle commissioni sul territorio dell'allora Soprintendente Cesare Gnudi, in equilibrio e non sovrapposizione con la parallela attività della Ditta Villani. Un primo nucleo (1.800 soggetti) viene pubblicato nel 1960 da Sergio Paganelli e vi si ringraziano importanti studiosi (e committenti) come appunto Cesare Gnudi, Stefano Bottari, Augusta Ghidiglia Quintavalle, Francesco Arcangeli, Andrea Emiliani, Renato Roli ed altri. Sono clienti importanti, tra 1958 e 1969, anche restauratori come Santunione e Nonfarmale e Case Editrici (Alfa, Fratelli Fabbri ..) Oltre a Comune, Ente Bolognese Manifestazioni Artistiche, Università. Nel corso degli anni '70 la produzione artistica è diminuita fino a cessare nel 1979. L'intero Archivio di lastre (e relative "schedine inventariali") fu acquistato nel 1993 dalla Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici che ha provveduto all'housing e pulitura delle lastre, alla ristampa generale a contatto, alla creazione di un database che organizza dati relativi al soggetto fotografato ed all'oggetto fotografico.