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fondo

professionale

50.000-100.000

Dario Lanzardo (27 dicembre 1934 - 19 febbraio 2011) entra sin da giovanissimo in contatto con il mondo della fotografia, il padre, infatti, è fotografo della marina militare e, contemporaneamente, fotografo ambulante. Muoverà le sue prime esperienze nell’ambito del foto-giornalismo, motivo per cui, nel 1955, si imbarcherà come ufficiale di macchina, esperienza che porterà avanti per un anno. Trasferitosi a Torino per lavorare per le ferrovie dello stato abbandonerà l’impiego nel 1973 per dedicarsi esclusivamente alla fotografia, documentando le lotte operaie in varie città d’Italia e in Portogallo. Nel 1980 Lanzardo scatta una serie di fotografie sul set del film “Masoch”, di Franco Taviani, e per i successivi trent’anni si dedicherà ad una lunga serie di lavori fotografici, alcuni partendo dalla stessa riflessione sulla finzione che aveva dato vita a questa prima indagine, come ad esempio in “Immagini dal Rock”, andando poi ad allontanarsene progressivamente. Il suo operato si concentrerà soprattutto sulla città di Torino (della quale documenterà i cortili, i monumenti, i paesaggi, il mercato del Balôn e i graffiti), con sporadiche trasferte in altre città d’Italia e all’estero. Lanzardo conserverà tutto il materiale scattato in queste occasioni, talvolta pubblicandolo sotto forma di libro fotografico, altre volte, invece, lasciandolo inedito. Il fondo Lanzardo, conservato presso la Fototeca dell’Archivio Storico della Città di Torino contiene: 91 contenitori con all’interno diapositive, negativi e provini di stampa, 139 positivi di grande formato stampati su carta e 291 positivi di grande formato stampati su pannelli di alluminio e compensato.

nessuno

nessuno

1972 / 2008

1972 / 2011

Lanzardo, Dario; Lanzardo, Liliana; Colombo, Lanfranco

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Lanzardo, Dario

2020