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Archivio fotografico Alfonso Casanova 48.216038, 16.378984 Archivio fotografico Alfonso CasanovaPiazzetta Casanova 4 - 80134 Napoli (Na), Napoli, NA (Indicazioni stradali)

Archivio fotografico Alfonso Casanova

E-mail

nais051002@istruzione.it

Regione

Campania

Provincia

Napoli

Comune

Napoli

Indirizzo

Piazzetta Casanova, 4 - 80134 Napoli (Na)

Definizione

archivio

Tipologia

istituzionale

Consistenza

≤ 500

Descrizione e composizione

Nell'Archivio storico dell'Istituto Casanova si conserva un fondo fotografico che documenta, in uno straordinario inventario visivo, la dotazione di spazi, mezzi e attrezzature di cui la scuola disponeva per l’insegnamento industriale tra la fine degli anni Venti e gli anni Trenta. Nel corso del 2024, il fondo è stato oggetto di un intervento di tutela promosso e realizzato dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Campania, che ne ha curato il restauro, la digitalizzazione e il condizionamento. La raccolta è stata inoltre schedata e inserita nel Catalogo Generale dei Beni Culturali, consultabile online. Il fondo è composto da settantacinque lastre fotografiche negative alla gelatina al bromuro d’argento e due album fotografici contenenti rispettivamente trentuno e trentadue positivi su carta alla gelatina d'argento. Le lastre si distinguono in due serie : la prima, costituita da trentadue unità, formato 21x27, è databile al 1928, da essa sono tratti i positivi contenuti nei due album, ottenuti per stampa a contatto; la seconda serie si compone di trentatre lastre, formato 21x27, databili a dopo il 1933 a cui si affiancano altre dieci lastre in formato 13x18.

Ordinamento

cronologico

Collegamento alla scheda descrittiva del sistema di provenienza

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Condizione giuridica

proprietà ente pubblico

Cronologia produzione

1928 / -

Cronologia formazione

1928 / -

Produttori

L'Istituto Superiore Alfonso Casanova, situato nel complesso monumentale di San Domenico Maggiore, nel centro antico della città, è uno degli istituti tecnico-professionali più antichi di Napoli. Fu fondato nel 1864 da Alfonso della Valle marchese di Casanova, segretario della Società degli Asili di Napoli, letterato e pedagogista. Ancora oggi l'Istituto ne prosegue il lavoro di istruzione e formazione tecnico-professionale per l’inserimento dei giovani nel mondo produttivo.
Nata in seno alla Società degli Asili, in origine l’Opera dei fanciulli usciti dagli Asili di Napoli era un’ istituzione assistenziale per l’istruzione elementare e la formazione al lavoro dei bambini delle classi più disagiate della città.
Nel 1869 il Municipio di Napoli concesse una parte del soppresso Convento di San Domenico Maggiore all’Opera, che in tal modo potè dare avvio al progetto di una scuola di Arti e Mestieri basata sull’unione di scuola e officina. L’Opera dei fanciulli accolse all’interno dei suoi spazi le più note botteghe artigiane e officine di Napoli, guidate da maestri e capi-officina che ricevevano in concessione l’uso gratuito dei locali nell'ex Convento di San Domenico Maggiore in cambio dell’insegnamento del mestiere agli alunni della scuola. L’Istituto, insieme scuola elementare ed ente di formazione al lavoro, divenne un’istituzione modello nota sia in Italia che all’estero e la cittadella domenicana un centro produttivo inserito nel circuito economico del territorio. Negli anni vi si impiantarono botteghe di ebanisti, meccanici, legnaioli, tipografi, argentieri e cesellatori, fabbri, bronzisti, calzolai, sarti, incisori di camei, costruttori di letti, sellai, meccanici di precisione, fabbricanti d’armi, costruttori di pianoforti, orologiai.
Tra il 1918 e il 1920 l’Istituto Casanova fu regificato, cioè posto alle dipendenze dello stato e negli anni che seguirono le officine private furono progressivamente dismesse per far posto a laboratori didattici.

Soggetti

Scuola e istruzione (Corridoi monumentali - Sale espositive - Aule scolastiche - Gabinetti scientifici e tecnici - Aule di Disegno e di Modellazione - Officine - Sala cinematografica - Strumenti - Macchine - Cortile)

Autori

Domenico Losacco De Gioia

Data redazione

2025

Note

La prima serie in cui si articola il fondo risale al febbraio 1928.
Grazie a ricerche condotte nell'Archivio storico dell'Istituto Casanova nel 2019, in occasione di un progetto didattico le cui risultanze sono state pubblicate nel catalogo ebook « L'Inventario. Fotografie dell’Istituto Casanova -1928 », si è individuato l’autore delle fotografie: Domenico Losacco De Gioia. Dai conti consuntivi apprendiamo infatti che Il 13 marzo 1928 l’Istituto Casanova emette un mandato di pagamento di 1.440 lire a favore del Losacco De Gioia “per spese di fotografia dei locali della Scuola”; nella nota allegata si precisa “per n. 32 negative di fotografie dei locali” e centonovantadue stampe fotografiche su carta.
Domenico Losacco De Gioia è stato un fotografo di documentazione del patrimonio storico-artistico, architettonico e archeologico di Napoli e della Campania, sue fotografie sono reperibili nei Cataloghi generali dei Beni Culturali e dell'Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, nella Biblioteca dell’Accademia di Belle Arti di Napoli e nella Fondazione Zeri , presso l'Università di Bologna. Le notizie sulla sua vita sono tuttavia molto scarne, sappiamo che nel 1935 era in servizio con il titolo di professore e con la qualifica di primo disegnatore tra i funzionari dell’Ufficio della Soprintendenza e Museo Nazionale di Napoli, allora diretti da Amedeo Maiuri.
Il lavoro fotografico del Losacco per l’Istituto Casanova fu commissionato in un periodo segnato dall’affermazione politica e culturale del regime fascista, presumibilmente nell’ottica di favorire interventi statali a vantaggio della scuola. Il lavoro ebbe corso durante un anno importante per la storia dell’istruzione professionale; nel 1928, infatti, con il ministro Giuseppe Belluzzo, in coerenza con la politica di accentramento del regime, le scuole professionali, che dipendevano dal Ministero dell’Economia, passarono alle dipendenze del Ministero della Pubblica Istruzione.
Nel 1932, solo quattro anni dopo, il documentario dell'Istituto Luce « La Scuola di avviamento al lavoro "Casanova"» testimonia una sorta di militarizzazione dell'Istituto e il suo compiuto inquadramento nell’ambito della propaganda fascista.
https://patrimonio.archivioluce.com/luce-web/detail/IL5000032033/2/la-scuo-la-avviamento-al-lavoro-casanova.html&jsonVal=)

La seconda serie del fondo comprende quarantadue lastre che mostrano in gran parte gli stessi luoghi, anche se trasformati, dell’ex Convento di San Domenico Maggiore. Questa serie, databile a dopo il 1933 grazie a testimonianze documentali indirette, attesta una fase della vita istituzionale dell’ente pienamente gravitante nell’orbita delle direttive ministeriali interne al regime fascista. Attraverso il confronto tra le fotografie e i documenti d’archivio relativi all’acquisto di un proiettore cinematografico, tuttora conservato nella scuola, abbiamo ricostruito l’attività della sala cinematografica della scuola tra il 1933 e il 1939, di cui abbiamo un significativo documento visivo in una lastra fotografica della serie.
La sala cinematografica fu allocata nell’ampio salone che fino ad allora aveva ospitato il Museo industriale dell’Istituto, dove erano esposti i prodotti delle antiche officine attive nella cittadella di San Domenico, che furono trasferiti nei corridoi monumentali di San Tommaso e dello Studentato. La vicenda della sala cinematografica rispecchia emblematicamente la storia dell’Istituto di quegli anni, che appare segnata dalla definitiva dismissione dell’antica scuola di Arti e Mestieri e delle sue memorie storiche, sostituite dalle nuove istanze dell’istruzione tecnica e della propaganda di regime, con l’introduzione dei nuovi indirizzi tecnici per radioelettricisti, telegrafisti, e tecnici pre-aeronautici, specializzati nella produzione e nell’assemblaggio di componenti di aeroplani. Nuovi indirizzi volti a formare non più operai per l'industria e le imprese artigiane locali, ma operai specializzati per lo sviluppo della grande industria nazionale e per le forze militari del paese.
Irene Calvano

    • Autore non identificato, Regio Istituto tecnico-industriale Alfonso Casanova. Aula per audizioni e trasmissioni radiotelegrafiche, post 1933, lastra alla gelatina al bromuro d'argento, CC BY-ND
    • Autore non identificato, Regio Istituto tecnico-industriale Alfonso Casanova. Sala  di Meccanica (Montatori , Motoristi, Servizi Pre-aeronautici), post 1933, lastra alla gelatina al bromuro d'argento, CC BY-SA
    • Autore non identificato, Sala cinematografica del Regio Istituto tecnico-industriale Alfonso Casanova, post 1933, lastra alla gelatina al bromuro d'argento, CC BY-SA
    • Domenico Losacco De Gioia, Regio Istituto  Alfonso Casanova. Foto di gruppo nella “Piazzetta”, a destra il Direttore Ludovico Pontarelli tra gli alunni delle scuole di primo e secondo grado, 1928, lastra alla gelatina al bromuro d'argento, CC BY-SA
    • Domenico Losacco De Gioia, Regio Istituto  Alfonso Casanova. Officina di Falegnameria, 1928, lastra alla gelatina al bromuro d'argento, CC BY-SA
    • Domenico Losacco De Gioia, Regio Istituto  Alfonso Casanova. Scuola di Modellazione. Gipsoteca, 1928, lastra alla gelatina al bromuro d'argento, CC BY-SA
    • Domenico Losacco De Gioia, Regio Istituto  Alfonso Casanova. Aula di Disegno professionale (Meccanica e Disegno di macchine), 1928, lastra alla gelatina al bromuro d'argento, CC BY-SA
    • Domenico Losacco De Gioia, Regio Istituto  Alfonso Casanova. Aula  di Storia e Geografia. Scritte alla lavagna: “Assegno per lunedì 27-2-28 Geografia - Africa italiana - Riassunto orale delle letture : Il commercio dello sparto a Tripoli - Asmara - Diritti e doveri - Il dovere e la libertà del lavoro”, 1928, lastra alla gelatina al bromuro d'argento, CC BY-SA
    • Domenico Losacco De Gioia, Museo Industriale del Regio Istituto Casanova, 1928, lastra alla gelatina al bromuro d'argento, CC BY-SA
    • Domenico Losacco De Gioia, Regio Istituto  Alfonso Casanova. Crociera, Corridoio del Concistoro, insegna della Scuola Popolare Operaia per Arti e Mestieri di primo grado, 1928, lastra alla gelatina al bromuro d'argento, CC BY-SA