Fototeca Centro Documentazione Museo Nazionale della Montagna – CAI-Torino45.059674, 7.697180Fototeca Centro Documentazione Museo Nazionale della Montagna – CAI-TorinoPiazzale Monte dei Cappuccini 7, Torino, TO (Indicazioni stradali)
Il Fondo Cesare Giulio (1890-1946), fotoamatore torinese,socio vitalizio del CAI della sezione di Torino dal 1919, alla cui vita partecipò attivamente ricoprendo negli anni diverse cariche sociali, tra cui organizzatore e direttore artistico delle mostre annuali indette dal Fotogruppo Alpino, è l'archivio pressoché completo, a parte alcune mancanze verosimilmente contemporanee al suo utilizzo da parte di Giulio e successivi anni di incuria, della sua attività fotoamatoriale. E' composto da due partizioni: negativi e diapositive (legato alla Sezione di Torino del CAI e successivamente rimasta alla Biblioteca Nazionale CAI fino al 2003) su pellicola e vetro di vari formati (4,5x6, 4,5x7, 6,5x9, 7x11,5 cm), e relative stampe sciolte e in album (dalla Sezione di Torino trasferite al Centro Documentazione del Museo nel 1980), In questi nuclei sono compresi anche negativi di lavoro e per fotomontaggi, provini a contatto e prove di stampe, stampe per esposizione (incollate su passepartout in cartone bianco firmati dall'autore e con etichette di esposizione al verso) e i primi lavori (dal 1910 ca.) organizzati in album (in cui compaiono anche stampe di Mario Prandi). La consistenza dell'archivio complessiva è di circa 11.800 fototipi, suddivisi in circa 8.000 negativi e diapositive su vetro e pellicola di vario formato, 2.755 stampe di piccolo/medio formato montate in album e frammenti d'album (147 album e serie fotografiche con datazione 1911-1930), ca. 1000 stampe sciolte, da stampe a contatto formato cartolina ai 50x60 da esposizione.
L'archivio ha un ordinamento misto, ma per lo più originale: negativi e diapositive seguono l'ordinamento originario con progressione numerica (e cronologica in parte) dei numeri di inventario. Lo stesso criterio è stato adottato per le stampe, tutte identificate dal numero di inventario del negativo corrispondente, manoscritto al verso, archiviate per numero d'inventario originario e formato. Più difficile è stato l'ordinamento degli album, di cui spesso si hanno foglio sciolti e frammenti. In questo caso si è cercato di ricostruire l'unità originaria facendo riferimento ai numeri di inventario, dove congruenti, e ai soggetti ripresi.
Ordinamento
tematico
Collegamento alla scheda descrittiva del sistema di provenienza
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