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Archivio fotografico CFP Bauer 45.456045, 9.140015 Archivio fotografico CFP Bauer (Indicazioni stradali)

Archivio CFP Bauer

Indirizzo web

www.cfpbauer.it/

E-mail

-

Regione

Lombardia

Provincia

Milano

Comune

Milano

Indirizzo

Via Soderini, 24

Definizione

archivio

Tipologia

istituzionale

Consistenza

50.000-100.000

Descrizione e composizione

L’Archivio del Centro di Formazione Professionale Riccardo Bauer costituisce un complesso documentario di grande rilievo per la storia della cultura fotografica e visiva in Italia. Le sue origini risalgono ai corsi di fotografia avviati nel 1954 da Michele Provinciali - grafico e visual designer formatosi alla New Bauhaus di Chicago - all’interno della Scuola del Libro della Società Umanitaria. Nel corso di oltre settant’anni di attività didattica, l’istituto ha prodotto un patrimonio stratificato di materiali che riflettono l’evoluzione dei metodi di insegnamento e dei linguaggi della comunicazione visiva. La consistenza complessiva è stimata in circa 57.200 fototipi, comprendenti 420 lastre di vetro, 17.000 negativi su pellicola b/n e colore, 29.000 stampe e provini a contatto, 100 diapositive, 100 pellicole fotomeccaniche, 450 polaroid, stampe cibachrome oltre a file e stampe digitali. Rientrano anche materiali prodotti a fini didattici e di esercitazione, insieme ad apparati di corredo come registri, programmi, schede, elenchi, materiali di mostra ed elaborati di esame. Il fondo dedicato alla didattica della fotografia, avviata da Provinciali e sviluppata da docenti come Antonio Arcari e Gianfranco Mazzocchi, rappresenta un corpus unico per estensione e continuità, capace di restituire l’evoluzione del pensiero progettuale e della formazione all’immagine, intesa come educazione visiva, culturale e tecnica. Strutturato in sette serie archivistiche (fotogrammi/chimigrammi/foro stenopeico; riproduzioni; fotografia di materia; forme della natura e oggetti; ritratto; architettura e paesaggio; reportage/fotografia documentaria e di ricerca), il fondo sintetizza un metodo didattico fondato sull’osservazione, sull’esperienza percettiva e sulla progressiva comprensione dei processi di rappresentazione visiva e fotografica, come teorizzato da Arcari in La fotografia: le forme, gli oggetti, l’uomo (Milano, Il Castello, 1980). Risultato di sedimentazioni successive, l’archivio odierno si avvale oggi dell’informatizzazione e di strumenti di catalogazione digitale che ne favoriscono la consultazione e l’interrogazione, consentendo non solo una maggiore accessibilità dei dati, ma anche una nuova libertà di organizzazione e lettura in cui la fisicità dei materiali e la loro collocazione non costituiscono più vincoli, ma tracce complementari di un processo conoscitivo aperto e dinamico. In questo quadro si colloca anche il Fondo Antonio Arcari, composto da 438 stampe alla gelatina ai sali d’argento su carta baritata. Costituita dai materiali confluiti ad Arcari nel corso della sua attività di redattore, curatore e promotore della fotografia italiana tra anni ’50 e ’70, la raccolta testimonia la rete di relazioni che animò il dibattito fotografico del dopoguerra, documentando il passaggio della fotografia da pratica amatoriale a linguaggio professionale e artistico. All’interno dell’archivio si riconoscono inoltre alcuni nuclei documentari – materiali riferibili a Gianfranco Mazzocchi, storico docente della scuola, e al Premio Riccardo Pezza, concorso nazionale dedicato alla giovane fotografia d’autore promosso dal Bauer – che rappresentano possibili futuri ambiti di intervento e valorizzazione, funzionali a una più ampia ricomposizione dell’archivio storico. Lo stato di conservazione è complessivamente buono; i materiali sono attualmente oggetto di ricognizione e parziale condizionamento, con la progressiva digitalizzazione delle unità più significative. Una selezione è pubblicata sulla piattaforma Lombardia Beni Culturali, corredata da schede autori e approfondimenti storico-critici. L’attività di studio, ricognizione e digitalizzazione prosegue, con l’obiettivo di rendere l’archivio una risorsa di conoscenza e ricerca attiva, in costante dialogo con la didattica e la cultura visiva contemporanea.

Ordinamento

misto

Collegamento alla scheda descrittiva del sistema di provenienza

-

Condizione giuridica

proprietà ente pubblico

Cronologia produzione

1954 / -

Cronologia formazione

1954 / -

Produttori

CFP Bauer - Afol Metropolitana, Erede della Scuola del Libro della Società Umanitaria di Milano, il CFP Bauer rappresenta una delle più significative istituzioni italiane dedicate alla formazione professionale nei settori della fotografia, della grafica e della comunicazione visiva. La Scuola del Libro nasce nel 1904 nell’ambito del progetto riformista e sociale dell’Umanitaria, che mirava alla crescita “intellettuale e tecnica degli operai” attraverso corsi serali e di perfezionamento per le arti grafiche e le industrie poligrafiche. In seguito alla sospensione delle attività e ai gravi danni subiti dagli edifici durante la guerra, la sede di via Daverio fu ricostruita negli anni immediatamente successivi al conflitto e inaugurata nel 1954. Sotto la presidenza di Riccardo Bauer (1947-1969) e la direzione di Albe Steiner (dal 1948 al 1970), la Scuola conosce un rinnovamento profondo che riflette i mutamenti culturali e produttivi del Paese, assumendo un ruolo di primo piano nel panorama della grafica e della comunicazione visiva italiana. In questo contesto, l’interesse per la fotografia si traduce in un percorso didattico strutturato. Nel 1954, su impulso di Michele Provinciali — formatosi alla New Bauhaus di Chicago — vengono istituiti i primi corsi serali biennali di fotografia, nati in continuità con l’area tecnico-grafica della scuola. Si costituisce così la Sezione Fotografica con indirizzo per Fotoincisori – Fotografi, cui nel 1964 si affiancano i corsi diurni triennali. Questi ultimi si distinguono per l’impostazione innovativa che integra la preparazione tecnica (ripresa, ottica, chimica, stampa, laboratorio) con una solida formazione culturale e progettuale, comprendente insegnamenti di lingua, storia, estetica e storia della fotografia. L’obiettivo è formare professionisti consapevoli, capaci di interpretare la fotografia come linguaggio e come strumento culturale, oltre che tecnico. Negli anni Ottanta, con l’applicazione della L.R. 382/1978, la gestione della Formazione Professionale passa alla Regione Lombardia. I corsi professionali della Scuola del Libro confluiscono nel Centro di Formazione Professionale Riccardo Bauer, a sottolineare la continuità con la tradizione educativa e civile dell’Umanitaria. Dal 2002 al 2008 la gestione viene assunta dalla Provincia di Milano e successivamente da AFOL Metropolitana. Con la stessa vocazione culturale e progettuale l’attività del CFP Bauer prosegue fino a oggi, consolidando un’eredità formativa e culturale che ha contribuito in modo determinante alla definizione dell’identità visiva milanese e nazionale. I percorsi didattici si sono progressivamente aggiornati integrando nuovi linguaggi e tecnologie — dal video e dalla grafica digitale alla comunicazione multimediale fino alla recente intelligenza artificiale — senza perdere la centralità del progetto, della riflessione teorica e della qualità culturale che da sempre caratterizzano la scuola.

Soggetti

Reportage (politica; cronaca; costume; indagine sociale, lavoro, fabbriche, quartieri, vita quotidiana, manifestazioni pubbliche; cultura giovanile)
Paesaggio (paesaggio urbano; paesaggio rurale; trasformazioni del territorio e delle periferie)
Architettura
Still life (forme della natura; oggetti artigianali e industriali; composizione)
Ritrattistica (ritratti in studio; ritratti ambientati)
Scuola e istruzione (documentazione delle attività della Società Umanitaria e del CFP Bauer: lezioni, laboratori, mostre, eventi scolastici)
Fotografia artistica (fotogrammi; chimigrammi; fotografia di materia e texture; fotografia di ricerca)

Autori

AAVV

Data redazione

2025

    • Sala, Camilla, Scatole in cartone di fogli di carta per stampa fotografica, 2019, digitale/virtuale, CC BY-NC-ND
    • Non identificato, Studenti in sala di posa, Società Umanitaria, Milano, XX terzo quarto secolo, gelatina ai sali d'argento/carta, CC BY-NC-ND
    • Non identificato, Fotogramma, 1975 circa, gelatina ai sali d'argento/carta, CC BY-NC-ND
    • Sibena, Fotogramma con foglie e nastri, 1975 circa, gelatina ai sali d'argento/carta, CC BY-NC-ND