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fondo

professionale

10.000-50.000

Il fondo Previtali custodisce tutto il materiale fotografico utilizzato durante l'insegnamento universitario e le ricerche storico-artistiche di Giovanni Previtali. Ordinato in 4 serie: pittura, scultura, miniatura e oreficeria, segue un ordine cronologico e alfabetico nella suddivisione dei fototipi nei faldoni.

misto

proprietà ente pubblico

1965 / 1988

1973 / 1990

Giovanni Previtali, (Firenze 1934 - Roma 1988) studiò a Firenze, laureandosi nel 1957 con Roberto Longhi. Intraprese la sua carriera accademica a Messina (1967-72), si trasferì per più di un decennio all'Università di Siena, lasciata nel 1983 per l’Università ‘Federico II’ di Napoli. Gli interessi vastissimi e diramati di Previtali si concentrarono su temi come la bottega dell’artista in età tardo medioevale , la scultura gotica italiana nelle sue diversificazioni stilistiche e regionali, la pittura della prima età moderna nell’Italia meridionale.
Durante l'insegnamento a Siena, nella facoltà di Lettere, Previtali ebbe modo di manifestare le sue capacità di ricerca e di organizzazione del lavoro in équipe, curando mostre memorabili come Jacopo della Quercia (1975), il Gotico a Siena (1982), e Simone e chompagni (1983), e avendo la cura editoriale dei primi quattro volumi della Storia dell’arte italiana usciti da Einaudi dal 1979 al 1981. Nel 1975, assieme a Mauro Cristofani, fondò la rivista di storia dell’arte antica e moderna ‘Prospettiva’. A Siena fondò il Dipartimento che comprendeva– nel nome di Ranuccio Bianchi Bandinelli e di Roberto Longhi – l’archeologia e la storia dell’arte, come discipline sorte nel tempo sullo stesso terreno e che devono essere complementari.
La nascita del primo nucleo della Fototeca attuale si deve al suo lascito testamentario.

Documentazione del patrimonio culturale (Patrimonio storico artistico; Patrimonio architettonico)

Musei nazionali e internazionali; Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena e Grosseto; Foto Lensini; Foto Grassi; Fratelli Alinari

2025