L'Archivio è il frutto dell'attività professionale del fotografo barghigiano Pietro Rigali (1906-1992) e raccoglie circa 48.000 immagini che coprono un arco cronologico che va dagli anni '80 dell'800 agli anni '90 del '900, in quanto Pietro Rigali ereditò attraverso il suo maestro Pietro Jacopetti gli archivi dei fotografi barghigiani a lui precedenti, tra cui gli scatti di Michele Bertagna, inventore di un innovativo metodo di stampa a colori alla fine del secolo XX e autore di alcuni ritratti di Giovanni Pascoli. Inoltre, Rigali non si è limitato a conservare le fotografie stampate, ma ha preservato anche lastre, pellicole, negativi e provini, ovvero l'intero processo materiale della produzione fotografica.
Il fondo comprende una ampia gamma di immagini da Barga e dalla Valle del Serchio: ritratti in studio e all'esterno, cerimonie civili e religiose, feste di paese, eventi pubblici e sportivi, momenti di vita quotidiana, paesaggi urbani e montani, particolari momenti storici (come la Seconda guerra mondiale).
Ordinamento
nessuno
Collegamento alla scheda descrittiva del sistema di provenienza
-
Condizione giuridica
proprietà ente privato
Cronologia produzione
1880 / 1992
Cronologia formazione
1880 / 1992
Produttori
Pietro Rigali, nacque a Barga il 26 dicembre 1906. Ancora ragazzo restò orfano del padre, morto in un incidente sul lavoro; nel 1920 per mantenere sé e la madre Marietta iniziò a lavorare come apprendista nello studio fotografico di Pietro Iacopetti, nelle soffitte di Palazzo Giannetti. Nel 1930 circa lo Iacopetti si spostò, aprendo in via di Borgo (proprio in queste stanze) uno studio-negozio che alcuni anni dopo lasciò in eredità all’allievo, ormai esperto fotografo. Dopo il secondo conflitto mondiale Rigali convolò a nozze con Gina Biagiotti. Oltre che per la dedizione al proprio mestiere, Rigali si distinse come organizzatore ed animatore di gite turistiche, sportivo e appassionato escursionista, tanto che fu tra i promotori della nascita della sottosezione Valdiserchio del C.A.I., di cui divenne poi presidente. Nel 1986, a causa dell’età avanzata, fu costretto a chiudere l’attività; morì il 9 aprile 1992.
Soggetti
Vita quotidiana (Scene di vita quotidiana degli abitanti di Barga (attività ricreative, attività commerciali, famiglie, punti di ritrovo etc))
Sport (Manifestazioni sportive a Barga e zone limitrofe)
Spettacolo (Manifestazioni musicali, teatrali e canore; Banda municipale; Opera Barga)
Scuola e istruzione (Scuole pubbliche e private a Barga (prima metà Novecento))
Ritrattistica (Ritratti in studio e fuori studio)
Propaganda di regime (Manifestazioni fasciste)
Politica (Manifestazioni politiche, elezioni)
Paesaggio (Paesaggi di Barga e zone limitrofe)
Natura (Paesaggi extraurbani, montani e lacustri)
Montagna (Alpi Apuane, Appennino Tosco-emililano, Dolomiti: paesaggi ed escursioni)
Medica (Sviluppo dell'Ospedale San Francesco di Barga)
Guerra (Passaggio della Linea Gotica sul territorio di Barga nella Seconda guerra mondiale, bombardamenti, battaglia di Sommocolonia; Prima guerra mondiale: ritratti in studio)
Famiglia (Immagini private della famiglia Rigali - Biagiotti)
Eventi storici (Eventi avvenuti a Barga e in Valle del Serchio, visite di personalità)
Documentazione del patrimonio storico artistico (Immagini del patrimonio artistico ecclesiastico di Barga)
Documentazione del patrimonio architettonico (Immagini del Duomo di Barga e delle chiese cittadine)
Cronaca (Eventi e cronaca locale)
Costume (Iniziative di carattere tradizionale e folkloristico)
Architettura (Sviluppo urbanistico pubblico e privato di Barga; lavori e restauri ad edifici pubblici (in particolare dopo il terremoto del 1920))
Ambiente urbano (Barga e centri della Valle del Serchio)
Autori
Alfredo Da Prato; Vladimiro Bertoi; Giuseppe Magri; Valentino Bonaccorsi; Pietro Jacopetti; Pietro Rigali
Data redazione
2025
Note
Pietro Rigali, e prima di lui il suo maestro Pietro Jacopetti, hanno raccolto e conservato le immagini dei fotografi barghigiani, professionali e non, a partire dal 1880 circa.
Tra i materiali più significativi vi è il lavoro del fisico barghigiano Michele Bertagna che nel 1899 circa inventò un metodo innovativo di sviluppo delle foto a colori tramite lastre tricromiche, che impiegò tra l'altro per eseguire due ritratti a colori del poeta Giovanni Pascoli, residente nella frazione di Castelvecchio di Barga. Di questo materiale l'Archivio conserva sia le lastre sia le foto sviluppate a colori.
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