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Archivio storico Vigezzina Centovalli 46.112915, 8.300213 Archivio storico Vigezzina CentovalliVia Mizzoccola 9, Domodossola, VB (Indicazioni stradali)

Archivio storico Vigezzina Centovalli

E-mail

info@vigezzinacentovalli.com

Regione

Piemonte

Provincia

Verbano-Cusio-Ossola

Comune

Domodossola

Indirizzo

Via Mizzoccola 9

Definizione

archivio

Tipologia

istituzionale

Consistenza

5.000-10.000

Descrizione e composizione

L’archivio fotografico di Società Subalpina di Imprese Ferroviarie (SSIF) raccoglie tutte le fasi della vita della Ferrovia Vigezzina Centovalli ed è composto da un nucleo storico e uno contemporaneo interamente digitale. Il fondo storico include immagini delle diverse fasi di progettazione e costruzione della linea, interventi di ammodernamento e manutenzione. Tra le foto storiche sono incluse immagini relative ai lavori di ricostruzione della linea a seguito dell’alluvione in Vale Vigezzo del 1978, al servizio di trasporto malati in pellegrinaggio al Santuario della Madonna del Sangue di Re, fino ai lavori di manutenzione e alla presentazione del nuovo materiale rotabile negli anni ‘90. Il fondo digitale contemporaneo racconta la storia più recente e documenta eventi di varia natura da quelli istituzionali (celebrazioni e manifestazioni), a interventi di manutenzione, riparazioni, documentazione del materiale rotabile e delle diverse strumentazioni.

Ordinamento

nessuno

Collegamento alla scheda descrittiva del sistema di provenienza

-

Condizione giuridica

proprietà ente privato

Cronologia produzione

1923 / -

Cronologia formazione

1913 / -

Produttori

Società Subalpina di Imprese Ferroviarie, Nel 1898 Francesco Balli, Sindaco di Locarno, con il motto "Il progresso è affidato anche alle vie di comunicazione" ebbe l'idea di creare una nuova linea che unisse Locarno con Domodossola, attraversando le Centovalli e la Valle Vigezzo. L’obiettivo finale era quello di unirsi alle grandi opere ferroviarie già realizzate: la linea del San Gottardo e quella del Sempione. L’idea contagiò i sindaci della Valle Vigezzo e ben presto i consensi aumentarono. Venne formato un comitato esecutivo italo-svizzero che portò all’accordo per un progetto unico. Il desiderio di uscire dall’isolamento e di portare il progresso economico nella regione costituì uno stimolo per l’appassionata lungimiranza di coloro che ne vedevano, vitale, la possibilità. La loro tenacia e l’unione di forze tra la comunità locarnese e quella vigezzina, portò alla sua realizzazione. Balli, Falcioni, Testore e Sutter furono i pionieri di questo sogno. Grazie ai loro generosi sforzi riuscirono a superare le difficoltà politiche, tecniche e finanziarie, trasformando il sogno in realtà. La ferrovia fu inaugurata il 25 novembre del 1923. Nelle descrizioni giornalistiche dell’epoca ricorrono sovente le espressioni come “arditissimi ponti”, “treno trasformato in una specie di acrobata gigantesco”, “praterie idilliache” e “altipiani erbosi”. La linea, a scartamento ridotto, rappresenta in effetti un capolavoro dell’ingegneria civile, che ancora oggi ben si sposa con la natura incantevole delle due valli.

Soggetti

Costume
Trasporti (Danni alluvionali; Ponti; Macchinari; Materiale ferroviario; Treni)

Autori

-

Data redazione

2025

    • Christian Guerra, CC BY-SA
    • CC BY-SA
    • CC BY-SA
    • CC BY-SA
    • CC BY-SA
    • CC BY-SA
    • CC BY-SA
    • Christian Guerra, CC BY-SA
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