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Centro di Geomorfologia Integrata per l\'Area del Mediterraneo- CGIAM 40.634541, 15.809332 Centro di Geomorfologia Integrata per l\'Area del Mediterraneo- CGIAMVia Francesco Baracca 175, Potenza, PZ (Indicazioni stradali)

Centro di Geomorfologia Integrata per l’Area del Mediterraneo- CGIAM

Indirizzo web

www.cgiam.org

E-mail

info@cgiam.org

Regione

Basilicata

Provincia

Potenza

Comune

Potenza

Indirizzo

Via Domenico Di Giura, 54

Definizione

raccolta

Tipologia

istituzionale

Consistenza

1.000-5.000

Descrizione e composizione

Il Centro di Geomorfologia Integrata per l'Area del Mediterraneo-CGIAM, è un organismo scientifico di diritto pubblico, fondato nel 1979, sotto l’egida dell’UNESCO e della Regione Basilicata. Ha quale mission lo "studio geomorfologico integrato" per la definizione e trasferimento degli strumenti conoscitivi più adatti a garantire l'uso sostenibile delle risorse e la tutela ambientale. All’attività scientifica e di ricerca, si affianca quella di conservazione, tutela e valorizzazione del patrimonio bibliografico, archivistico e storico-strumentale al fine di svilupparne e organizzarne altresì l'acquisizione, la conservazione e la fruizione, nonché attivando iniziative volte alla diffusione della cultura scientifica, attività queste ultime, che il CGIAM persegue grazie alle sue Direzioni “Biblioteca Maurizio Leggeri” e Centro Studi Internazionali “Emilio Colombo”. La Biblioteca è intitolata all’ing. Maurizio Leggeri, esperto in ingegneria delle strutture e ingegneria sismica che, durante la sua lunga attività professionale e scientifica, ha raccolto un patrimonio librario e documentale di notevole interesse su temi specialistici quali: ingegneria, architettura, geologia e geomorfologia. Leggeri, presidente del CGIAM per oltre un ventennio, ha inteso donare tale patrimonio al CGIAM con il dichiarato intento di realizzare una biblioteca per promuovere la conoscenza delle materie scientifiche. La Biblioteca aderente all'OPAC Nazionale e a SapereBas (ISTAT: BAPZ0089; ISIL: IT-PZ0260; SBN: BASML), si compone complessivamente di oltre 5000 volumi. Il Centro Studi Internazionali “Emilio Colombo” rappresenta un centro di ricerca e documentazione sulla storia dei partiti politici italiani, con particolare riferimento agli studi sulla Democrazia cristiana negli anni della cosiddetta “prima Repubblica”. A partire dal 2017, il Centro Studi ha ricevuto in donazione dalla famiglia Colombo una parte della documentazione sulla settantennale attività politico-istituzionale del presidente Emilio Colombo (1920-2013) uno dei massimi protagonisti della storia dell’Italia repubblicana, statista riconosciuto a livello locale, nazionale e internazionale. La raccolta fotografica comprende più di 5.000 fotografie, alcune delle quali pervenute prive di supporto conservativo e altre contenute in album fotografici di diversa grandezza, formato e tipologia. Alla raccolta fotografica si aggiungono locandine, manifesti e gadget elettorali della Democrazia Cristiana, oltre ad attestati relativi a premi e onorificenze conferiti al senatore a vita Emilio Colombo. La raccolta fotografica, oggi completamente inventariata e digitalizzata, rappresenta un’enorme ricchezza sul piano della documentazione storica dell’attività politico-istituzionale del presidente Colombo. Le immagini, infatti, oltre a documentare gli avvenimenti legati alla sua attività politico-istituzionale, rappresentano un importante tassello per ricostruire la storia politica, economica e sociale dell’Italia, dell’Europa e del mondo. Le fotografie coprono un arco temporale che va dal 1948, anno in cui Colombo fu eletto all’Assemblea Costituente, fino agli anni 2000; in questo lasso di tempo egli ricoprì numerosi incarichi governativi, firmando ben 1.626 progetti di legge, 1.040 dei quali convertiti in legge. Numerose fotografie che compongono la raccolta ritraggono Emilio Colombo al fianco di esponenti politici di primissimo piano, tra i quali, per citarne solo alcuni, Alcide De Gasperi, Antonio Segni, Aldo Moro, Giovanni Spadolini, Richard Nixon, Ronald Reagan, George H. W. Bush, Margaret Thatcher. La raccolta si compone di fotografie prevalentemente in bianco e nero, di grande (30x24), medio (20x25) e piccolo (8x13) formato e realizzate con diverse tecniche fotografiche. Molte delle immagini sono “opere orfane”, altre sono state realizzate da studi fotografici più o meno conosciuti (Foto Leone di Foggia, Foto Bucci di Potenza, Foto Luxardo di Roma ecc.).

Ordinamento

tematico, cronologico

Collegamento alla scheda descrittiva del sistema di provenienza

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Condizione giuridica

proprietà ente privato

Cronologia produzione

1945 / 2000

Cronologia formazione

2017 / 2020

Produttori

Emilio Colombo, Emilio Colombo (11/04/1920-24/06/2013) nacque a Potenza e compì gli studi presso il liceo “Quinto Orazio Flacco”. A quindici anni, nel 1935, fondò la prima associazione studentesca di Azione Cattolica e cominciò così la sua carriera politica che lo portò a divenire membro di spicco della Democrazia Cristiana. Nel delicato momento storico del secondo dopoguerra, nel 1946, venne eletto per la prima volta come deputato ed entrò a far parte dell’Assemblea Costituente della Repubblica Italiana (nella Quarta commissione per l’esame dei disegni di legge), contribuendo a disegnare la nostra Carta costituzionale e consegnandosi alla storia come uno dei più giovani padri costituenti. A partire dal 1948, Colombo ha ricoperto numerosi incarichi ed è stato partecipe a tutti i governi della Prima Repubblica, dal V Governo De Gasperi (1948-1950) al Primo Governo Amato (1992-1993). Eletto alla Camera dei Deputati dalla prima all'undicesima legislatura e al Senato dalla quattordicesima alla sedicesima, ricoprì ben quaranta incarichi di governo fu ministro dell'Agricoltura e Foreste (1955-58, I Governo Segni, Governo Zoli), del Commercio Estero (1958-59, II Governo Fanfani), dell'Industria e Commercio (1959-63, Governi Segni II, Tambroni, Fanfani III e Fanfani IV), del Tesoro (1963-68, I Governo Leone; 1972, I Governo Andreotti; 1974-76, V Governo Rumor, IV-IV Governo Moro), delle Finanze (1973-74, IV Governo Rumor), degli Esteri (1980 -1983, II Governo Cossiga, I Governo Forlani, I-II Governo Spadolini, V Governo Fanfani), del Bilancio (luglio 1987- 1988, Governo Goria), delle Finanze (1988- 1989, I Governo De Mita) e Esteri (1992, I Governo Amato). Ha firmato ben 1626 progetti di legge di cui 1040 sono divenuti legge. Nel 2003 venne nominato senatore a vita dall'allora Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi.
Dal punto di vista internazionale, Emilio Colombo è stato membro del Parlamento europeo (1976-1980) e Presidente (1977-1979). Fu protagonista del tormentato processo d’integrazione economico-politica dell’unione europea e fautore di una tappa importante del processo di cooperazione. Per il suo impegno in favore dell'integrazione e unione in Europa ha ricevuto, nel 1979, il “Premio internazionale Carlo Magno della città di Aquisgrana" e, nel 2011, la medaglia d'oro della Fondazione Jean Monnet in riconoscimento dei suoi meriti nella nascita e nello sviluppo della Comunità Economica Europea e dell'Unione europea.

Soggetti

Politica (Politica dell'Italia Repubblicana)

Autori

Foto Suriano, Roma; Foto Publifoto, Milano; Foto Bucci, Potenza; Foto Poletto, Roma; Foto Genovese, Matera

Data redazione

2024

Note

Storia archivistica
Il fondo Emilio Colombo comprende 5311 fotografie alcune delle quali pervenute prive di supporto conservativo ed altre contenute in 128 album fotografici di diversa grandezza, formato e tipologia. La raccolta, grazie ai finanziamenti ricevuti dalla Direzione Generali Archivi, a seguito di candidature in risposta al bando per “Progetti per interventi su archivi dei movimenti politici e degli organismi di rappresentanza dei lavoratori”, - edizioni 2021 e 2023 - è stata sottoposta ad un’intesa attività di riordino, descrizione, inventariazione, digitalizzazione e ricondizionamento del materiale fotografico.
Sono state inserite nel software ARCHIUI, scelto per l’inventariazione del fondo, debitamente compilate, 3.806 schede descrittive (1 scheda fondo, 12 schede serie, sottoserie, 540 schede unità archivistiche/documentarie, 2688 schede media, 441 schede enti/persone, 154 schede eventi).
L’attività di condizionamento ed etichettatura ha interessato l’intero fondo, per un totale di pezzi 5.311. L’attività di digitalizzazione ha interessato 3.037 fotografie per un totale di 2726 digitalizzazioni, in 3 formati diversi.
Ad ogni oggetto digitale, derivante dalla scansione di ogni singolo oggetto fotografico con scanner piano, è stato assegnato come titolo un codice alfanumerico corrispondente al numero di catalogo che è stato riportato anche sul singolo oggetto fotografico e sulla scheda di catalogo.
L’immagine digitalizzata, ottenuta dalla scansione o fotoriproduzione, è stata prodotta in quattro formati adatti alla conservazione, alla pubblicazione e all’inserimento nella scheda catalografica.
Criteri di descrizione
La catalogazione delle unità archivistiche/documentarie fotografiche individuate ha tenuto conto della “scheda F” ICCD per la catalogazione della fotografia, attraverso l’elaborazione di un livello di descrizione minimo e la registrazione di tutte le informazioni rilevabili, in coerenza con lo stesso standard. Gli elementi base della descrizione della fotografia sono stati la descrizione dell’area del titolo e dell’indicazione di responsabilità (titolo, eventuali complementi o titoli paralleli e indicazione di responsabilità: persone o enti che hanno contribuito al contenuto creativo o intellettuale del materiale che si sta catalogando), e l’area della descrizione fisica (consistenza numerica, tipologia del materiale descritto, dimensioni, eventuali iscrizioni). L’inserimento del dato della consistenza dell’unità documentale, che si trova nella scheda nell’area “Consistenza rilevata”, è stato fatto scegliendo come unità di consistenza “pagina/e” nel caso degli album, “carta/e” nel caso delle fotografie sciolte. Le ragioni di questa scelta stanno nel fatto che gli album sono stati descritti e rappresentati come “oggetti complessi” e digitalizzati per pagina e non per singola fotografia. Le fotografie sciolte sono state descritte, invece, come “carte” perché, in alcuni casi, accompagnate da lettere, biglietti da visita, appunti manoscritti, documentazione cartacea, parte dell’unità documentale; inoltre, perché le fotografie del Fondo Emilio Colombo sono tutte stampe positive, ovvero composte da supporto primario di materiale cartaceo ed emulsione sensibile della fotografia.
Criteri di ordinamento
Nel 2019 era stato compilato un primo elenco senza pretesa di scientificità. In seguito è stata condotta inizialmente una ricognizione analitica del complesso documentario e uno studio della costituzione del fondo in relazione al soggetto produttore e all’analisi delle differenti modalità di acquisizione della documentazione. Purtroppo non è stato possibile risalire all'ordinamento originario, perciò la documentazione è stata riordinata tenendo presente i campi di attività pubblica del soggetto produttore. Sono state individuate così le serie archivistiche con le opportune sottoserie e le unità archivistiche sono state ricondotte alle relative serie. E' stato redatto un inventario del complesso archivistico mediante il software di gestione e inventariazione ARCHIUI. L’unità archivistica di questo lavoro di riordino, inventariazione e catalogazione corrisponde sostanzialmente alle unità di consistenza rilevate all’atto della donazione: raggruppamenti di fotografie (foto sciolte) e album fotografici. In entrambi i casi si tratta di “oggetti complessi” che si presentano come unica entità, perché “hanno un titolo unitario o sono una raccolta fattizia o sono reportage, servizi fotografici, cartelle portfolio”. I raggruppamenti di fotografie sono stati identificati a partire dalla ricorrenza, nelle singole fotografie che li compongono, di evento e data, ma soprattutto in quanto ”insieme di immagini rinviabili ad una precisa ed univoca volontà progettuale e esecutiva”. Gli album sono stati identificati come unica entità in quanto inequivocabilmente ideati e pubblicati come unità.

    • Anonimo, Inaugurazione Rione Passarelli, Matera, 1952, CC BY-NC-SA