Il fondo include 1340 lastre di vetro di un fotografo non identificato, scattate tra l’inizio degli anni ’30, quando Marchig lavorava come restauratore e la fine del 1949, quando ha lasciato Firenze per la Svizzera. Stampe fotografiche di questi negativi sono state eseguite alla fine degli anni ’90 dalla Biblioteca Berenson. Il materiale documenta il lavoro di Giannino Marchig come restauratore e lo stato di conservazione delle opere d’arte da lui trattate prima e dopo il restauro. Tra le opere riprodotte c’è una grande quantità di dipinti veneziani, così come opere di artisti italiani e stranieri dal Duecento fino all’Ottocento.
Il fondo include anche alcune lettere mandate a Marchig da Giuseppe Fiocco, Pietro Toesca, dalla Galleria Vitelli (Genova), dalla Galleria Ciardello (Firenze) e una lettera di Carlo Balboni alla ditta Radames Aloi.
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Giannino Marchig, è nato a Trieste nel 1897. All’inizio della prima guerra mondiale ha lasciato Trieste e si è stabilito a Firenze, dove ha frequentato l’Accademia di Belle Arti. Dal 1930 si è dedicato al restauro di dipinti, mentre nel 1949 si è spostato con la moglie Janina (Jeanne) Pasqkowska in Svizzera. Ha continuato a lavorare come restauratore per tutti gli anni ’60 ed ha ripreso la sua attività di pittore negli anni ’70. È morto a Ginevra nel 1983.
Soggetti
Documentazione del patrimonio storico artistico
Documentazione del patrimonio culturale
Autori
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Data redazione
2019
Note
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